Soccer


Ligue 1, Mbappé non basta: il Psg si fa rimontare 3-3 a Strasburgo
Dopo i festeggiamenti per il campionato vinto, è il Racing a recuperare nel finale due gol di svantaggio sui parigini, che si erano portati sull’1-3
Il Psg, aritmeticamente campione di Francia da sei giorni, si fa agguantare sul 3-3 dallo Strasburgo, che ottiene un punto prezioso in chiave zona Europa. Gameiro sblocca la situazione al 3’ su assist di Perrin. I parigini trovano l’1-1 al 23’, in contropiede, grazie a Mbappé (assist di Neymar), e poi ribaltano tutto al 64’ con Hakimi e volano al 68’ con Mbappé. Sono poi l’autorete di Verratti (75’) e il gol di Caci a fissare il risultato sul pari.
Il Psg viene fermato sul campo dello Strasburgo, in una partita tanto inutile per i neocampioni di Francia quanto importantissima in ottica Europa League per il Racing. Padroni di casa subito in vantaggio al 3’: Kimpembe, dopo il suggerimento di Perrin, si perde Gameiro che lo brucia in velocità e fulmina Donnarumma con un destro ravvicinato. Dopo il raddoppio di Thomasson annullato dal Var, i parigini agguantano il pari al 23’, quando un clamoroso contropiede clamoroso di Neymar consente a quest’ultimo di imbeccare Mbappé in velocità: tocco di destro e tunnel su Seis in uscita. Una punizione di Messi finisce di poco a lato. Prcic tenta di riportare avanti il Racing con una gran conclusione dalla distanza: palla che non passa lontano dall’incrocio dei pali. La formazione di Pochettino completa così la rimonta al 64’: sviluppo della manovra con Neymar che serve Mbappé, cross arretrato per Hakimi che insacca sotto la traversa. Passano 4 minuti di gioco e Mbappé sembra chiuderla, sfruttando un clamoroso errore di Djiku. A un quarto d’ora dalla fine, però, stacca di testa Diallo, che colpisce Verratti e la palla s’insacca. Infine, al 92’, il neoentrato Caci è bravo a deviare in rete un bel cross di Lienard, per il 3-3 conclusivo.

Soccer


Liga: il Siviglia fallisce l’allungo al secondo posto, solo 1-1 contro il Cadice
In vantaggio con En Nesyri, gli andalusi si fanno rimontare nella ripresa dal capolavoro su punizione di Lucas Perez
Il Siviglia si regala, almeno per 24 ore, il secondo posto solitario in Liga. Tuttavia, la formazione di Lopetegui perde una grande occasione per allungare ulteriormente su Barcellona e Atletico Madrid in attesa delle loro rispettive partite: è infatti solo 1-1 in casa contro il Cadice quart'ultimo. Un colpo di testa di En Nesyri porta in vantaggio gli andalusi al 7’. È però una grande punizione di Lucas Perez (66’) a firmare il definitivo pareggio.
Il Siviglia fallisce sorprendentemente l’opportunità di portarsi momentaneamente a +3 e a +5 rispettivamente su Barcellona e Atletico Madrid nella battaglia per la seconda posizione in Liga: il Cadice, quartultimo a +2 dalla zona retrocessione, strappa un buon punto in chiave salvezza. Ottimo approccio all’Estadio Ramón Sánchez Pizjuán da parte degli andalusi, che sbloccano il risultato al 7’: calcio d’angolo dalla destra battuto da Rakitic e colpo di testa perfetto di En Nesyri, che insacca sul secondo palo alle spalle di un immobile Ledesma. Al 22’ José Mari impegna Bono, che con una prodezza tiene il vantaggio degli uomini allenati da Lopetegui. Il portiere del Siviglia si ripete poco più tardi su Lucas Perez, dopo di che è il Papu Gomez a sfiorare il 2-0 allo scadere del primo tempo (bella parata di Ledesma). Quando ormai il Siviglia sembra ormai gestire abilmente il match, ecco arrivare il pari di Lucas Perez al 66’: punizione a giro magistrale del numero 25, praticamente a fil di palo e vicinissima all’incrocio. Nulla da fare per Bono. Così come non c’è niente da fare per En Nesyri per riportare in avanti il Siviglia al 90’. Domenica il Barcellona potrebbe essere secondo da solo.

Volleyball


Altay wins the Guanish-Diamond Food Championship 3rd place with Asian Club Barrige
Altay will defend his championship in a blood battle with Guanish in Diamond Food for 3rd place with a team from Iran. Asian Club Battle 2022
PPTV Women's Club Volleyball Tournament The 22nd Asian Championships 2022 at Abai Arena, Semay, Kazakhstan on 29 April 2022, is the fifth day of competition. There are a total of 3 matches and the results are as follows:
In the first match, Diamond Food-Fine Chef Sports Club, a representative from Thailand, needed a win to qualify for the tournament against reigning champion Altay VC and hosts from Kazakhstan, and Altay won 3- 0 sets 25-12, 25-20, 26-24 with qualifying for the finals
Guanish VC, another team from Kazakhstan Successfully qualified to the finals after defeating Iran's Barij Essence 3-0 sets 25-16, 25-16, 26-17 and made Diamond Food fall to compete for 3rd place with Bari. Iran's j
Another match, fifth place, Jizza State Pedagogical Institute from Uzbekistan. Showing good form, defeating Kyrgyzstan VC from Kyrgyzstan 3-1, set 25-16, 25-20, 12-25, 25-19, took the 5th place, while Kyrgyzstan Finished the race in 6th place.
Altay
VC (Kazakhstan) defeated Diamond Food-Fine Chef Sport Club (Thailand) 3-0 set 25-12, 25-20, 26-24 Jizza
State P Dagogical Institute (Uzbekistan) defeated Kyrgyzstan VC (Kyrgyzstan) 3-1, 25-16, 25-20, 12-25, 25-19
. Vanich VC (Kazakhstan) defeated Barij Essence (Iran) 3-0, set 25-16, 25-16, 26-17.
Points table
1. Altay VC (Kazakhstan) won 5 lost 0 with 15 points
2. Guanish VC (Kazakhstan) won 4 lost 1 with 12 points
3. Diamond Food-Fi Nchef Sport Club (Thailand) won 3 lost 2 with 9 points
4. Barij Essence (Iran) won 2 lost 3 with 6 points
5. Jissa State Pedagogical Institute (Uzbekistan) won 1 lost 4 with 3 points
6. Kyrgyzstan VC (Kyrgyzstan) won 0 lost 5 with 0 points 
The next match program
is on April 30, 2022,
the 3rd round,
12.00 hrs. Diamond Food-Fine Chef Sports Club (Thai) meets Barij Essence (Iran) (PPTV live)
Final
15.00 Altay VC (Kazakhstan) meets Guanish VC (Kazakhstan) (PPTV live)

Soccer


Premier League: Ronaldo riprende il Chelsea e salva lo United
Il portoghese a segno nell'1-1 tra i Blues, avanti con Marcos Alonso, e i Red Devils, sempre più lontani dalla Champions
Finisce 1-1 il big match di Premier League tra Manchester United e Chelsea: all'Old Trafford, la partita si sblocca nella ripresa, con i Blues avanti al 60' con il sinistro al volo di Marcos Alonso e i Red Devils che rispondono due minuti dopo con il destro in area di Cristiano Ronaldo. Un pareggio che allontana ulteriormente gli uomini di Rangnick dalla zona Champions: l'Arsenal quarto è a +5 e con due partite in meno.
Ennesimo passo falso del Manchester United, che con l'1-1 interno con il Chelsea dice virtualmente addio alla qualificazione in Champions. Poche occasioni nel primo tempo dell'Old Trafford: ad andare vicino al gol è Havertz, fermato due volte da de Gea, attento anche su Kanté. La partita si sblocca allora allo scoccare dell'ora di gioco: cross dalla destra di James, sponda di testa di Havertz e sinistro terrificante al volo e all'angolino basso di Marcos Alonso, che firma l'1-0 in favore dei campioni d'Europa in carica. Il vantaggio dei Blues, però, dura appena due minuti, poi i Red Devils pareggiano grazie al solito Cristiano Ronaldo, che controlla il cucchiaio di Matic e con un potente destro in area supera Mendy.
All'80', i londinesi vanno vicini al secondo vantaggio, ma il sinistro a giro di James su sponda di tacco di Mount scheggia il palo esterno a de Gea battuto: sarà l'unica occasione del finale, non basta neanche l'ingresso in campo di Lukaku tra gli uomini di Tuchel. L'1-1 finale fa sicuramente più felice il Chelsea, che sale a 66 punti e si conferma terzo, avvicinandosi ulteriormente alla qualificazione in Champions, un obiettivo sempre più irraggiungibile per lo United. I Red Devils, infatti, si portano a -5 dal quarto posto dell'Arsenal che, però, ha ben due partite in meno rispetto alla formazione di Rangnick.

Soccer


Europa League, festa tedesca: vincono Eintracht e Lipsia
Il Francoforte si impone 2-1 sul campo del West Ham grazie a Knauff e Kamada, gli uomini di Tedesco battono i Rangers 1-0 con Angeliño
L’Europa League parla tedesco. Nell’andata delle semifinali, sono le due squadre di Bundesliga a festeggiare e a compiere il primo passo verso la finalissima. L’Eintracht Francoforte ottiene un importante successo esterno sul campo del West Ham, imponendosi 2-1 grazie alle reti di Knauff (1’) e Kamada (54’), intervallati da Antonio (21’). Al Lipsia invece basta lo splendido mancino di Angeliño all’85’ per sconfiggere i Glasgow Rangers 1-0.
WEST HAM – EINTRACHT FRANCOFORTE 1-2
Pali, gol e tante emozioni nella vittoria dell’Eintracht Francoforte sul campo del West Ham. I tedeschi espugnano il London Stadium 2-1 e fanno un altro passo importante verso la finale di Europa League, dopo aver eliminato il Barcellona. Pronti via e gli ospiti passano in vantaggio con il colpo di testa di Knauff, dopo neanche un minuto, sul cross dalla sinistra di Borre. Colpiti a freddo, gli inglesi reagiscono subito con il palo di Bowen e trovano il pareggio già al 21’, quando sulla punizione di Lanzini Zouma fa sponda di testa per Antonio, la cui incornata supera la linea nonostante il tentativo di parata di Trapp. La partita rimane vivissima e ricca di emozioni anche nella ripresa. Bastano 9’ all’Eintracht per tornare in vantaggio: Kostic scambia con Sow, il tiro dello svizzero viene deviato da Areola ma sulla ribattuta Kamada indisturbato appoggia in rete. Il West Ham spinge per il pari ma non va oltre il suo secondo palo della serata, con il micidiale tiro da fuori di Benrama che scheggia il montante esterno. Al 79’ il Francoforte sfiora il tris con l’interno destro di Kamada, sporcato da Dawson, che sbatte sul palo. Gli Hammers si riversano in attacco e vanno a pochi centimetri dal pareggio con la meravigliosa rovesciata di Bowen in pieno recupero; il pallone colpisce la traversa interna e torna in campo. L’Eintracht trema ma porta a casa un successo pesantissimo: in Germania basterà un pareggio in casa per accedere alla finalissima.
LIPSIA – GLASGOW RANGERS 1-0
Meno entusiasmante ma altrettanto importante la vittoria del Lipsia contro i Glasgow Rangers, un 1-0 maturato soltanto nel finale per presentarsi in Scozia con un leggero vantaggio. Per almeno un’ora, i tedeschi faticano a eludere il controllo difensivo degli ospiti e propongono pochi spunti. Le fiammate migliori arrivano sulle iniziative di Nkunku nella ripresa. Il francese prima scalda i guantoni di McGregor con un tiro dal limite, poi al 70’ si divora una grande occasione calciando alto dopo aver messo a sedere il portiere avversario, con la porta quasi sguarnita davanti a sé. Quando lo 0-0 sembra inevitabile, all’85’ Angeliño trova il capolavoro della vittoria, indovinando un meraviglioso mancino al volo su un pallone allontanato di testa dalla difesa avversaria sugli sviluppi di un corner. La magia dello spagnolo vale l’1-0 finale per il Lipsia e costringerà i Glasgow Rangers ad attaccare nel ritorno in Scozia.

Soccer


Conference League, Leicester-Roma 1-1 nell'andata della semifinale
Al King Power Stadium dopo il vantaggio di Pellegrini è arrivata l'autorete di Mancini nella ripresa
Parità nella gara d'andata della semifinale di Conference League tra Leicester e Roma: al King Power Stadium la sfida è terminata 1-1. Dopo l'inizio arrembante degli inglesi, la Roma di Mourinho ha costruito il vantaggio al 15' con l'assist di Zalewski per Pellegrini. La reazione dei Foxes ha spostato la contesa nella metà campo giallorossa, ma il pareggio è arrivato solo al 67' con una deviazione nella propria porta di Mancini in anticipo su Lookman. Il ritorno all'Olimpico sarà decisivo per la prima finalista.
LA PARTITA
Tutto rimandato alla prevista bolgia dell'Olimpico. Leicester e Roma non sono andate oltre l'1-1 nell'ormai celeberrimo "primo tempo" della semifinale di Conference League, in una partita che ha portato con sé rimpianti per entrambe le formazioni. Dal punto di vista del risultato il pareggio è dorato per i giallorossi di Mourinho, in una sfida complicata fin dal primo minuto. La Roma però può anche concedersi il lusso di recriminare su un paio di occasioni non sfruttate nella ripresa. Come il Leicester del resto, che però non ha mai trovato continuità nel creare grossi pericoli a Rui Patricio.
Dopo i primi 15 minuti in apnea pura, uno squarcio sul campo del King Power Stadium ha rimescolato le carte in tavola e riscritto l'andamento del match. Una giocata di Zalewski, il più giovane, che con una accelerazione ha premiato l'inserimento di Pellegrini per l'1-0 che ha stupito il pubblico di casa. Un gancio in pieno volto per la formazione di Rodgers che ha impiegato qualche minuto ha ricaricare le batterie per l'assalto alla porta di Rui Patricio. Dalla mezz'ora in poi la contesa si è spostata nella metà campo giallorossa, con gli attacchi inglesi spesso fermati al limite dell'area o dalle parate efficaci del portiere portoghese.
Nella ripresa la Roma ha abbassato ulteriormente il baricentro provando a sfruttare le ripartenze con Zaniolo e Abraham, ma è con i cambi che Rodgers è riuscito a raddrizzare la sfida. Inserendo Barnes e Iheanacho ha dato muscoli e fisicità all'attacco e al minuto 67 è arrivata la giocata vincente sulla sinistra; proprio Barnes ha chiuso l'uno-due involontario con Ibanez, pescando poi Lookman in mezzo all'area e la deviazione del pareggio con la collaborazione di Mancini.
Nel finale la Roma ha avuto anche l'occasione per vincerla. A dieci minuti dalla fine Abraham con un colpo di tacco ha liberato al tiro Oliveira che però ha trovato la reattività di Schmeichel.
Nell'altra semifinale, intanto, il Feyenoord si è aggiudicato il primo round battendo 3-2 in casa il Marsiglia, grazie anche a un regalo di Caleta-Car a inizio ripresa.
LE PAGELLE
Zalewski 7 - In teoria sarebbe il giocatore meno esperto in campo, in una semifinale europea non un dettaglio da poco. La realtà però racconta di un ragazzo sempre più protagonista nella Roma, con carisma e soprattutto qualità. La mette tutta in campo creando l'azione e l'assist per il vantaggio di Pellegrini. Più che utile anche in fase difensiva.
Smalling 6,5 - I ritmi e l'ambiente da Premier League non posso spaventarlo e di fatti il centrale inglese non trema di fronte a Vardy e compagni. Guida la difesa con fisicità e senso della posizione.
Zaniolo 5,5 - Da premiare per intensità e intenzione di gioco. Davanti ha poche occasioni per fare male, ma è sempre nel vivo del gioco anche senza palla cercando poi di dare qualità in ripartenza, ma restando troppo spesso isolato. Nelle poche occasioni però è impreciso e spreca potenziali contropiedi.
Pellegrini 6,5 - Sblocca il match con un inserimento perfetto per velocità e precisione, poi batte Schmeichel beffandolo tra le gambe. In mezzo al campo gestisce il palleggio della Roma nella pressione avversaria.
Vardy 5 - L'uomo più atteso nella stagione più travagliata. In mezzo ai colossi difensivi della Roma dà battaglia, ma fatica ed è poco lucido nel suo campo di battaglia, l'area di rigore.
IL TABELLINO
LEICESTER-ROMA 1-1
Leicester (4-3-3): Schmeichel 6; Pereira 5,5, Fofana 6,5, Evans 6, Castagne 6 (21' st Justin 6); Maddison 6,5, Tielemans 6,5, Dewsbury-Hall 5,5; Albrighton 5 (18' st Barnes 7), Vardy 5 (18' st Iheanacho 6), Lookman 6,5 (37' st Perez sv). A disp.: Ward, Soyuncu, Daka, Amartey, Choudhury, Vestergaard, Thomas, Soumaré. All.: Rodgers 6.
Roma (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 5,5, Smalling 6,5, Ibanez 5,5; Karsdorp 6, Mkhitaryan 6 (12' st Veretout 5,5), Cristante 5, Pellegrini 6,5 (40' st Afena-Gyan sv), Zalewski 7 (40' st Vina sv); Zaniolo 5,5 (23' st Oliveira 6), Abraham 6,5. A disp.: Fuzato, Perez, Shomurodov, Maitland-Niles, Kumbulla, Spinazzola, Bove, El Shaarawy. All.: Mourinho 6.
Arbitro: del Cerro Grande (Spagna)
Marcatori: 15' Pellegrini (R), 22' st aut. Mancini (R)
Ammoniti: Vardy, Dewsbury-Hall (L); Abraham, Zaniolo (R)
Espulsi: nessuno




Volleyball


Diamond Food-Altai-Guanish compete for the final game Asian club battle
3 favorite teams of the tournament still have to win the finals until the final match Asian Club Battle 2022
PPTV Women's Club Volleyball Tournament The 22nd Asian Championship 2022 at Abai Arena, Semay, Kazakhstan on April 28, 2022, is the fourth day of the tournament. There are a total of 3 matches and the results are as follows:
First match: Diamond Food-Fine Chef Sports Club, Thailand League Champion Still want to win to win the final Before winning against Kyrgyzstan VC from Kyrgyzstan Can go overwhelmingly 3-0 sets 25-7, 25-14, 25-10, making Diamond Food still have a chance to enter the finals. in the last game
Altay VC, the former champion from Kazakhstan Still doing an excellent job as well, defeating Barrij Essence from Iran 3-0, set 25-11, 25-9, 25-10 Christina Belova's striker. Altay made 16 points, including the reigning champion still have to win in the final game as well.
while Guanish VC from one strong team from Kazakhstan Do not fail to defeat Jizza State Pedagogical Institute of Uzbekistan 3-0, set 25-4, 25-6, 25-8, must be able to qualify for the final game as well.
All three teams, Diamond Food, Altay and Guanish, have yet to make it to the finals at 100 per cent, and will still be in contention in the final game, where Diamond Food faces Altay and Goa. Niche will meet Barrige Essence.
If Diamond Food wins 3-0 sets and Guanish wins 3-0 sets, both teams will go to the finals together, but if Diamond Food wins 3-1 sets and Guanish wins 3-0 sets, both 3 teams must count the ratio of points Take the two teams that go through to the finals, but if Diamond Food wins 3-2 sets and Guanish wins 3-0 sets, it will be Guanish and Altay who go through to the finals.
Summarizing all results,
Diamond Food-Fine Chef Sports Club (Thailand) beat Kyrgyzstan VC (Kyrgyzstan) 3-0, set 25-7, 25-14, 25-10
Altay V Z (Kazakhstan) defeated Barij Essence (Iran) 3-0, set 25-11, 25-9, 25-10 . Guanish
VC (Kazakhstan) defeated Jissa S. Tate Pedagogical Institute (Uzbekistan) 3-0 sets 25-4, 25-6, 25-8
Points table
1. Altay VC (Kazakhstan) won 4 lost 0 with 12 points
2. Diamond Food-Fine Chef Sport Club (Thailand) won 3 lost 1 with 9 points
3. Guanish V C (Kazakhstan) won 3 lost 1 with 9 points
4. Barij Essence (Iran) won 2 lost 2 with 6 points
5. Kyrgyzstan VC (Kyrgyzstan) won 0 lost 4 with 0 points
6. Jizza State Pedagogical Institute (Uzbekistan) won 0 lost 4 with 0 points
The next appointment program
is on 29 April 2022,
12.00 Altay VC (Kazakhstan) meets Diamond Food-Fine Chef Sports Club (Thai) (PPTV live)
15.00 Kyrgyzstan V C (Kyrgyzstan) meets Jissa State Pedagogical Institute (Uzbekistan) (PPTV live)
18.00 Barijh Essence (Iran) meets Guanish VC (Kazakhstan)

Soccer


Revo Thai League Fixtures 30/01 April/May 2022

Soccer


Champions League, Liverpool-Villarreal 2-0 in semifinale: Henderson e Mané nella festa Reds
Dominio della squadra di Klopp all'Anfield, il capitano e la punta bucano il fortino spagnolo
Il Liverpool ha battuto 2-0 il Villarreal nell'andata della semifinale di Champions League in un match senza storia. All'Anfield, i Reds di Jurgen Klopp hanno dominato la partita dal primo all'ultimo minuto, scontrandosi sul muro della squadra di Unai Emery per tutto il primo tempo, con incrocio dei pali colpito da Thiago al 42', e straripando nella ripresa. Vantaggio arrivato al 53' con il cross di Henderson deviato imparabilmente nella porta di Rulli, raddoppiato nel giro di due minuti da Mané.
LA PARTITA
Non c'è stata storia nella bolgia di Anfield, ma la notizia in questa Champions League è che questa volta il Villarreal non è riuscito nell'effetto sorpresa. Troppo più forte, più veloce, più tutto il Liverpool per firmare un'altra impresa e il 2-0 finale a suo modo può quasi considerarsi tale per il Sottomarino Giallo di Emery, nella "sua" Beatlesiana città. Il passivo è netto, difficilmente ammetterà repliche nel ritorno in Spagna, ma poteva essere decisamente più severo in favore della squadra di Klopp che ha fatto passare una serata di rumorosa vacanza al proprio portiere Alisson. Zero i tiri in porta del Villarreal: quasi un insulto per una semifinale di questa competizione.
La tattica impostata da Emery del resto era chiara e prevedibile fin dalla vigilia: squadra chiusa e ripartenze. Armi che hanno fatto saltare il banco con Juventus e Bayern Monaco ma che invece all'Anfield hanno trovato la ferocia agonistica del Liverpool. Pressione costante sul portatore di palla, cambi di gioco millimetrici, inserimenti con e senza palla hanno messo subito all'angolo il Villarreal, collezionando occasioni da gol ed esaltando i riflessi di Rulli in più di una occasione. Prima dell'intervallo Thiago ha colpito un incrocio dei pali clamoroso con un siluro dal limite per quello che poteva sembrare un brutto segnale, e invece no.
No perché il Liverpool nella ripresa è tornato in campo ancora più determinato di prima, avanzando ulteriormente il baricentro e alzando il ritmo a livello insostenibile. Per sbloccare il fortino del Villarreal però c'è voluto il classico colpo di fortuna meritato, di quelli che si dice aiutino gli audaci, e lo ha portato capitan Henderson con un'azione in velocità e un cross deviato da Estupinan in maniera imparabile per Rulli. Forzata la serratura, l'invasione è stata immediata; appena due minuti dopo il vantaggio e con uno stadio ancora tutto in piedi a cantare ed esultare, l'imbucata di Salah per Mané ha portato al raddoppio di punta dell'attaccante senegalese.
Solo a quel punto il Liverpool ha rallentato passando alla gestione più economica del proprio motore, restando comunque in dominio ma senza assediare l'area del Villarreal a velocità assurde. Il 2-0 del resto sembra un risultato piuttosto sicuro con cui affrontare il ritorno a Vila-Real, anche se in questa Champions le sorprese non sono mancate di certo, soprattutto in Spagna.
LE PAGELLE
Mané 7,5 - La sua firma mette un piede e mezzo del Liverpool in finale di Champions. Un raddoppio meritato dopo gli svariati tentativi del primo tempo, sempre sul filo del fuorigioco e in velocità.
Salah 7 - Non segna, ma ci prova e soprattutto fa segnare. L'assist per Mané lo mette di diritto nel tabellino, ma contro il muro del Villarreal è quello più ispirato nel trovare soluzioni diverse.
Henderson 7 - Il calcio è strano, ma il fatto che una partita così bloccata sia stata aperta dal capitano del Liverpool forse è un segnale. Anche perché arriva con un cross deviato dopo una decina abbondante di tiri in porta dei Reds. Henderson in mezzo al campo ha dominato.
Albiol 6 - L'ultimo baluardo, sempre pronto a lanciarsi in chiusura in tutti i modi e con ogni mezzo. Per tutto il primo tempo raggiunge l'obiettivo, poi però si fa sorprendere insieme a Torres in occasione del raddoppio.
IL TABELLINO
LIVERPOOL-VILLARREAL 2-0
Liverpool (4-3-3): Alisson sv; Alexander-Arnold 7 (36' st Gomez sv), Konaté 6,5, Van Dijk 7, Robertson 7; Henderson 7 (26' st Keita 6), Fabinho 6,5, Thiago 7; Salah 7, Mané 7,5 (26' st Jota 6), Luis Diaz 6,5 (36' st Origi sv). A disp.: Adrian, Kelleher, Milner, Oxlade-Chamberlain, Minamino, Matip, Williams, Elliott. All.: Klopp 7,5.
Villarreal (4-4-2): Rulli 5,5; Foyth 6, Albiol 6, Torres 5,5, Estupinan 5 (26' st Trigueros 5,5); Chukwueze 5 (26' st Dia 5), Parejo 5,5 (26' st Aurier 5,5), Capoue 5,5, Coquelin 5 (12' st Pedraza 5,5); Lo Celso 5, Danjuma 5 (42' st Alcacer sv). A disp.: Asenjo, Jorgensen, Gaspar, Iborra, Pena, Mandi, Moi Gomez. All.: Unai Emery 5.
Arbitro: Marciniak (Polonia)
Marcatori: 8' st Henderson, 10' st Mané
Ammoniti: Van Dijk (L); Estupinan (V)
Espulsi: nessuno
LE STATISTICHE DI OPTA
Il Liverpool ha vinto l'andata nella fase a eliminazione diretta di Champions League per la 15ª volta; ha passato il turno in tutte le ultime 13 occasioni, dopo l'eliminazione contro il Bayer Leverkusen nel 2001-02 (successo 1-0 all'andata, sconfitta 4-2 al ritorno).
Il Liverpool ha vinto nove partite in questa Champions League, più che in qualsiasi altra edizione nella sua storia nella competizione (qualificazioni escluse).
Il Villarreal non ha vinto alcuna delle ultime nove trasferte in Inghilterra tra tutte le competizioni (3N, 6P), dal successo contro l'Everton a Goodison Park nell'agosto 2005.
Sono passati solamente 133 secondi tra il primo e il secondo gol del Liverpool contro il Villarreal questa sera.
L'autogol di Pervis Estupiñán è stato il primo in una semifinale di Champions League dal 2017-18, quando ne registrò uno James Milner del Liverpool, in favore della Roma.
Il 50% degli autogol di cui ha beneficiato il Liverpool nella sua storia in Champions League (2/4) è arrivato in questa stagione (oggi e contro il Milan lo scorso settembre).
Sadio Mané ha segnato il suo 14º gol nella fase diretta della Champions League, eguagliando il record di Didier Drobga per un giocatore africano in queste fasi della competizione.
Mohamed Salah ha servito sette assist per Sadio Mané in Champions League dal suo arrivo al Liverpool (2017/18): nessun altro giocatore ha fornito più passaggi vincenti per un singolo compagno di squadra nel periodo nella competizione (al pari di Neymar per Kylian Mbappé).
Il Villarreal ha tentato un solo tiro, terminato fuori dallo specchio, in questo match: eguagliato il record negativo di conclusion totali (1) e nello specchio (0) per una qualsiasi squadra in una semifinale di Champions League da quando Opta raccoglie questo dato (2003/04), al pari dell’Inter contro il Barcellona nel 2009-10 (1 tiro, 0 nello specchio).
Raúl Albiol è diventato oggi il più anziano giocatore spagnolo a giocare una semifinale di Champions League (36 anni e 235 giorni), superando Xavi nel 2015 contro il Bayern Monaco (35 anni e 107 giorni)




Soccer


Serie A, Bologna-Inter 2-1: papera di Radu, il Milan resta in vetta a +2
Al Dall'Ara Arnautovic risponde al vantaggio di Perisic, poi decide tutto l'errore del portiere nerazzurro: Inzaghi resta dietro ai rossoneri in classifica
L'Inter stecca nel recupero della 20.ma giornata di Serie A e spreca la grande chance di sorpassare il Milan in vetta alla classifica. Al Dall'Ara gli uomini di Inzaghi perdono 2-1 col Bologna e, a quattro turni dalla fine del campionato, restano a -2 dai rossoneri nella serrata lotta per lo scudetto. A Bologna i nerazzurri partono forte e sbloccano subito il match con una perla di Perisic (3'), poi gli uomini di Mihajlovic pareggiano con un colpo di testa di Arnautovic (28') e nel finale piazzano il colpo vincente con Sansone (82') dopo una papera clamorosa di Radu. 
LA PARTITA
Harakiri Inter a Bologna. Dopo un inizio fulminante pieno di tante speranze, al Dall'Ara la squadra di Inzaghi cala nella ripresa, perde certezze e nel finale incassa una sconfitta pesantissima per la lotta scudetto col Milan. A rovinare tutto ci pensa un clamoroso errore di Radu, ma è la mancanza di reazione dei nerazzurri dopo il pareggio di Arnautovic a colpire. Sulle gambe e poco aggressiva, nella ripresa l'Inter infatti fallisce l'appuntamento cruciale per sorpassare il Milan in classifica e tornare a essere padrona del proprio destino. Un tonfo clamoroso e inatteso viste le ultime prestazioni dei nerazzurri. Soprattutto perché ora, a parità di gare giocate, è il Milan ad avere il coltello dalla parte del manico a +2 in classifica. Il che, tradotto, con un filotto di vittorie vuol dire scudetto per i rossoneri. Con tanto di ringraziamenti al Bologna.
Contro la corazzata Inter, al Dall'Ara Mihajlovic dietro recupera Medel e davanti opta per il tandem Arnautovic-Barrow con Soriano libero di muoversi tra le linee e De Silvestri e Hickey in appoggio sulle corsie esterne. Scelte coraggiose a cui Inzaghi risponde con Radu e Dimarco al posto degli acciaccati Handanovic e Bastoni e con Dumfries e Perisic larghi a supporto di Lautaro e Correa. Con punti pesanti in palio per la lotta scudetto, a Bologna l'Inter parte subito forte e l'avvio dei nerazzurri è devastante. Alla banda di Inzaghi bastano infatti solo tre minuti per mettere subito in chiaro le sue intenzioni e sbloccare la gara con Perisic, straordinario a saltare Barrow con un tunnel al limite e a battere Skorupski con una sassata di sinistro. Gol che carica i nerazzurri e accende la gara. Alta e aggressiva, l'Inter pressa e spinge cercando l'ampiezza del gioco e le imbucate per le punte. In difficoltà nell'impostazione e lento nel giropalla, il Bologna invece arretra il baricentro e prova a impostare la gara sulle ripartenze di Hickey e Barrow e sul gioco di sponda di Arnautovic. Skorupski prima esce bene su Barella, poi mura un sinistro potente di Dimarco e Martinez spedisce alto sulla respinta. In pressione, i nerazzurri dominano in mediana, macinano gioco e trovano spesso l'uomo libero in profondità, ma non trovano riescono a sfondare ancora e il Bologna lentamente prende le misure ai nerazzurri e prova a reagire. Da una parte Lautaro non concretizza un paio di occasioni, Barella centra Correa da buona posizione e Skriniar calcia a lato dal limite. Dall'altra Arnautovic invece è implacabile su un cross dalla trequarti di Barrow e pareggia i conti di testa svettando su Dimarco. Guizzo che sorprende la difesa nerazzurra e costringe gli uomini di Inzaghi a ricominciare tutto da zero, ma con meno incisività. Dumfries spinge a destra, ma Skorupski è attento, poi l'olandese ci riprova di testa ma spedisce alto sopra la traversa. Occasioni a cui il Bologna replica ripentendo la stessa combinazione del gol, ma senza riuscire ad affondare il colpo verso la porta di Radu. 
La ripresa inizia con le squadre più lunghe e con tanti spazi per portare palla. Il più pericoloso in campo è Dimarco, ma i suoi tentativi non vanno a bersaglio e il risultato resta in equilibrio. Più alta, la squadra di Inzaghi aumenta il ritmo e attacca con tanti uomini. Il Bologna però tiene botta, difende con rodine e riparte. Skorupski vola su un'incornata di Correa, poi Barrow spedisce alle stelle dal limite dopo una buona incursione di Arnautovic. Medel chiude alla grande su Brozovic, poi Theate respinge un tentativo di Dumfries. A caccia di idee e più cattiveria negli ultimi venti metri, Inzaghi leva Barella e Correa e fa entrare Sanchez e Dzeko passando al 3-4-3. Ma è il Bologna a confezionare un'occasione pericolosa sfruttando ancora l'intesa Barrow-Arnautovic. Per dare più sostanza ed equilibrio Mihajlovic sostituisce Svanberg e Soriano con Aebischer e Dominguez. E la gara si fa più fisica in ogni zona del campo. Theate anticipa Dzeko di testa in area, poi Lautaro non trova il tempo giusto per tirare in porta e proprio quando l'Inter si prepara all'assalti finale arriva l'episodio che ribalta il risultato e decide il match. A rovinare i piani scudetto dell'Inter ci pensa Radu, che manca il pallone su un retropassaggio a due passi dalla linea di porta e regala a Sansone la palla del clamoroso vantaggio rossoblù. Vantaggio che il Bologna poi difende con i denti fino al triplice fischio. L'Inter cade a Bologna e regala "mezzo scudetto" al Milan.
LE PAGELLE
Radu 3: gioca al posto dell'acciaccato Handanovic e fallisce clamorosamente l'appuntamento. Regala il gol del 2-1 al Bologna con una papera incredibile nel finale e complica i piani nerazzurri per lo scudetto
Perisic 6,5: idee chiare e piedi buoni. Sblocca la gara con un capolavoro: tunnel al limite e sinistro imparabile. Dopo il pari del Bologna però è meno incisivo e l'Inter è meno brillante
Dimarco 5: perde miseramente il duello fisico con Arnautovic, poi nella ripresa prova a farsi perdonare andando più volte al tiro
Martinez 5,5: corre e lotta, ma è poco lucido e preciso sottoporta. Si muove molto e lavora per i compagni, ma Medel & Co. riescono ad arginarlo senza difficoltà e non segna
Arnautovic 7: guida l'attacco rossoblù con personalità e fisicità. Dalle sua parte arrivano poche palle, ma riesce sempre a fare la cosa giusta. Segna sovrastando Dimarco e poco dopo sfiora il bis allo stesso modo
Barrow 6,5: parte male e incassa il tunnel di Perisic da cui nasce il vantaggio nerazzurro, poi si piazza a sinistra liberandosi bene tra le linee. Sul pareggio rossoblù serve Arnautovic col contagiri dalla trequarti
Theate 5,5: in tandem con Hickey fatica a tenere il passo di Dumfries e dalla sua parte l'Inter arriva troppo facilmente sul fondo. Anche il gol di Perisic nasce dalla sua zona. Più attento in marcatura nella ripresa
IL TABELLINO
BOLOGNA-INTER 2-1
Bologna (3-4-1-2): Skorupski 6,5; Soumaoro 6, Medel 6,5, Theate 6; De Silvestri 6, Svanberg 6,5 (21' st Aebischer 6), Schouten 6,5, Hickey 5,5; Soriano 6 (21' st Dominguez 6); Barrow 6,5 (32' st Sansone 6,5), Arnautovic 7 (43' st Orsolini sv). 
A disp.: Bardi, Binks, Bonifazi, Viola, Mbaye, Santander, Vignato, Kasius. All.: Mihajlovic (in panchina De Leo) 6,5
Inter (3-5-2): Radu 3; Skriniar 5, De Vrij 5,5, Dimarco 5 (25' st D'Ambrosio 5,5); Dumfries 6 (35' st Darmian 5,5), Barella 5,5 (18' st Sanchez 5,5), Brozovic 6, Calhanoglu 5 (35' st Gagliardini 5,5), Perisic 6,5; Lautaro Martinez 5,5, Correa 5 (18' st Dzeko 5,5).  
A disp.: Handanovic, Cordaz, Vecino, Ranocchia, Sangalli, Carboni, Bastoni. All.: Inzaghi 5
Arbitro: Doveri
Marcatori: 3' Perisic (I), 29' Arnautovic (B), 37' st Sansone (B)
Ammoniti: Arnautovic (B); Barella, Dumfries, Calhanoglu (I)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
•    Il Bologna è rimasto imbattuto in un girone di ritorno di Serie A contro Juventus, Milan e Inter per la prima volta dal campionato 2011/12, quando l’allenatore degli emiliani era Stefano Pioli (pareggi con Milan e Juventus, vittoria sull’Inter). 
•    L’Inter ha perso una trasferta contro una avversaria che ad inizio giornata occupava la seconda metà della classifica in Serie A per la prima volta dal 6 gennaio 2021, 2-1 contro la Sampdoria.
•    L’Inter è la squadra contro cui Nicola Sansone ha segnato più gol in Serie A: cinque in 12 sfide.
•    Marko Arnautovic è il primo giocatore del Bologna capace di segnare almeno 13 reti in una singola stagione di Serie A da Alberto Gilardino nel 2012/13 (sempre 13).
•    Marko Arnautovic ha segnato in tre gare di fila con una singola squadra per la seconda volta nei cinque grandi campionati europei, dopo esserci riuscito nel dicembre 2017 con il West Ham.
•    Quello di Ivan Perisic è il gol più rapido segnato dall'Inter dall'inizio di una partita di questa Serie A (2'53") e in generale il più veloce dei nerazzurri in campionato da quello di Lukaku contro il Genoa nel febbraio 2021 (32").
•    Ivan Perisic è stato coinvolto in sei gol nelle sue ultime sei presenze in campionato (una rete e cinque assist).
•    Due dei quattro giocatori in doppia cifra di assist in questa Serie A indossano la maglia dell'Inter (Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu).
•    Musa Barrow è il più giovane giocatore con almeno cinque gol segnati e cinque assist serviti in questa Serie A.
•    Federico Dimarco ha tentato cinque conclusioni in 70 minuti giocati in questa gara, tanti quanti tutto il Bologna nel corso dell’intera partita.




Soccer


BG Pathum draws Melbourne scoreless Hold on to the crowd, the opportunity is clear.
BG Pathum has a chance to advance to the round of 16, a bright team after sharing points from Melbourne City, resulting in "The Rabbit" playing 5 games with 11 points, holding the top of Group G, while the famous team from Australia has 9 points. 2nd place
AFC Champions League 2022, Group Stage G, Matchday 5 at Pathum Thani Stadium on Wednesday, April 27, 2022, is a meeting between Melbourne City from A-League - Australia. Who is ranked 2 in the group with 8 points from 4 matches, enters the field against BG Pathum United from the Thai League, who is ranked 1, has 10 points from 4 games, whoever wins this game has a chance to end up qualifying as the 1st team of late immediately 
The 41-year-old former Melbourne City defender, Patrick Chisnorboa, has been sent in by former England right-back Carl Jenkinson, on loan from Ford. Rest entered the field according to the formula, with Andrew Nabbooth and Jamie McLaren as attackers.
On Makoto Tekuramori, BG Pathum United manager, there is no peace, Chan Ngum, the main right-back whose shoulder fell off for Chakphan Praisuwan, with Andres Tunez, Sarat Yuyen, Sarat Yuyen, Wora Chit Kanitsribamphen, Teerasil Dangda as hope The first game they met was 1-1. 
Starting the game in the first half at 3 pm, Melbourne City had a chance to take the lead first. From the opening ball on the right edge of Andrew Nabbooth, the ball arrived in front of the door. Almost got into Jamie McLaren's head, but Andres Tunez, rabbi G Pathum, also helped to block it before 9 pm. Coronation Thongkiri, BG Midfielder, Pathum, took the ball from Marco Til. Oh, in the middle of the field, BG Pathum United fans applauded the whole stadium.
PM 15 Teerasil Dangda, BG Pathum United striker, hit the ball to the right, the ball reached Pathomphon Charoenrattanapirom, who pulled in before pouring into the pan for Sarat Yuyen to press from outside the box. The ball is still too light. 22nd chance to win BG Pathum United from a quick shot in the frame of Teerasil Dangda, but the ball is still ricochet. Finally, it goes to Thomas Glover.
34. The long ball from BG Pathum United's back fell to Worachit Kanitsribamphen. That hooks the ball down before pulling in and paying the hope that Teerasil Dangda has lured a target. Finally, still hit the defensive line, Melbourne City intervened in time. End of the first half, Melbourne City still draw with BG Pathum United 0-0.
Come back to fight in the second half, Makoto Teguramori, BG Pathum's coach, sent Diogo Luis Santo to replace Ikhsan Fandi at 58, BG Pathum was thrilled from the rhythm that came. Derco Tillo snatched a single from half the pitch before dragging him into the penalty area. The rhythm of the trigger still has a rabbi G Pathum line to rush to the extraction legs in time. 
67 pm BG Pathum shouted that he should have received a penalty from the moment when Curtis Good, the Melbourne City defender, went to Sakit Diogo Luis Santo, falling into the penalty area. The FIFA referee from the UAE did not say anything. 75. Coronation Thongkiri Midfielder BG Pathum shines from outside the box from 30 yards, the ball flies a little over the crossbar.
80 hours Melbourne City got some wins from the charging ball, shot in the penalty area of ​​Andrew Nabbooth, but the ball was still saved. 83 Chakphan Praisuwan laying in front of the door on the right side. Taeyong to the left for Diogo Luis Santo to catch the ball down before dragging into the frame.
85 o'clock boiling game when Rostin Griffiths, Melbourne City defender, and Worachit Kanitsribamphen, BG midfielder, Pathum, will have an affair in the rhythm of which Melbourne City will play for free. midfield kick The referee must distribute yellow cards to both pairs.
The game ends, Melbourne City draws with BG Pathum United 0-0, divided by 1 point per team, with BG Pathum United having 11 points from 5 games, while Melbourne City has 9 points from 5 games, still having to win the last game. whether to qualify or not Both winning the first place in the group, including being the 2nd of the line, must be measured from the 2nd team in other groups as well. If BG Pathum United is in the 2nd place, they have to cut off 6 points from United City as well.
The final match program ACL2022 Group G will compete on Saturday, April 30, 65 at Pathum Thani Stadium, the first match at 6:00 p.m. BG Pathum United (Thailand) meets Chunnam Dragon (South Korea). Second match 21.00 United City (Philippines) meet Melbourne City (Australia)
List of players of both teams 
Melbourne City: Tomas Glover (Goalkeeper) 6.5, Scott Jameson 6.5, Jordan Bose 6.5, Rostin Griffiths 7, Karl Genki. Nason 6.5 , Marco Tillo 6.5 (instead of 90 min + Javi Valladon-), Andrew Nabbooth 6.5, Taras Komulka 6.5 , Curtis Goode 6.5 , Connor Metcalf 6.5 , Jamie McLaren 6.5
BG Pathum United:  Kittipong Phuthawchuek (GK) 6.5, Andres Tunez 6.5, Irafan Fandi 6.5, Chakphan Praisuwan 6.5 (instead of 90 pm Sumanya Purisai-) , Ernesto Phumipha 6 (instead of น. 64 Abhisit Sorada 5.5), Sarat Yuyen 6.5, Chatmongkol Thongkhiri 6.5, Worachit Kanitsribamphen 6.5, Pathomphon Charoenrattanapirom 6 (instead of n.78 Jenrob Samphaodi 4.5), Ikhsan Fandi 5.5 (instead of pm 46 Diogo Luis Santo 6), Teerasil Dangda 6 (instead of pm 78 Surachat Saree Phim 4.5)

Soccer


Serie A: Sassuolo-Juventus 1-2, Allegri ipoteca la Champions
Champions, Manchester City-Real 4-3: show Etihad, tutto rinviato a Madrid
Gara spettacolare all'Etihad Stadium: De Bruyne e Gabriel Jesus sbloccano il match, poi a segno due volte Benzema, Foden, Vinicius e Bernardo Silva
Il Manchester City si aggiudica il primo round della semifinale di Champions League contro il Real Madrid e mette nel mirino la finale di Parigi. All'Etihad Stadium la squadra di Guardiola batte 4-3 gli uomini di Ancelotti al termine di un match spettacolare. Nel primo tempo i Citizens partono forte e affondano il colpo con De Bruyne (2') e Gabriel Jesus (11'), poi sprecano diverse occasioni e Benzema (33') accorcia le distanze. Nella ripresa Mahrez centra un palo, poi Foden (53') firma il tris, Vinicius (55') riaccende la gara, Bernardo Silva (74') cala il poker e Benzema (81') tiene vive le speranze dei blancos su rigore.
LA PARTITA
Sette gol, tante occasioni e tutto ancora in discussione per l'accesso all'ultimo atto della Champions. City-Real prometteva scintille e a Manchester le aspettative della vigilia non sono rimaste deluse dal verdetto dell'Etihad Stadium. Numeri alla mano, la prima battaglia vince la squadra di Guardiola, ma il Real porta a casa un 4-3 preziosissimo in vista del secondo atto al Bernabeu. Tutto con tanta qualità e coraggio in campo. Uno spot straordinario per il calcio con tanta qualità tecnica, pressione, ritmo e intensità. Tutto condito da numeri d'alta scuola, qualche errore difensivo e giocate da campioni. Senza tatticismi e barricate. Roba che in Italia non si vede da tanto tempo.
Senza Cancelo, all'Etihad Stadium Guardiola piazza Stones a destra e Zinchenko a sinistra e in attacco si affida a Mahrez, Foden e Gabriel Jesus con De Bruyne, Rodri e Bernardo Silva a rimorchio. Con Casemiro acciaccato in panchina, Ancelotti invece si presenta a Manchester con un 4-3-3 a trazione anteriore guidato in mediana da Valverde, Kroos e Modric e davanti dal tridente Rodrygo-Benzema-Vinicius. Scelte che concedono subito tanti spazi e delineano il tema tattico del match. Alto e aggressivo, è il City a iniziare meglio e dopo cento secondi la squadra di Guardiola affonda immediatamente il colpo. Pescato col contagiri da Mahrez, De Bruyne taglia in mezzo all'area e batte Courtois con un colpo di testa in tuffo. Lampo che sblocca la gara e fa esplodere l'Etihad. In vantaggio e in pressione, il City si affida al possesso per controllare il gioco, manovra con precisione nello stretto e cerca la profondità con gli esterni. Sotto e in difficoltà nell'impostazione in mediana, il Real invece fatica a conquistare palla, va in affanno sulle verticalizzazioni per Foden e non riesce a uscire. Atteggiamento che concede campo ai Citizens e porta al raddoppio dei padroni di casa. A punire Courtois questa volta ci pensa Gabriel Jesus, ma tutto nasce da un anticipo sbagliato di Alaba su un cross in area di De Bruyne. Un uno-due devastante che in poco più di dieci minuti mette il Real alle corde ed esalta il gioco rapido e preciso del City. A parte qualche brivido nell'impostazione da dietro, fino alla mezz'ora la banda di Guardiola domina il match e piovono occasioni dalle parti di Courtois. Occasioni che però Mahrez, Foden e Zinchenko non riescono a concretizzare, tenendo il Real in partita. Anche perché alla prima occasione buona Benzema è implacabile su un cross di Mendy e fredda Ederson di sinistro anticipando Zinchenko. Rete che frena il forcing del City e dà morale al Real. Dopo una buona giocata di Kroos, Rodrygo spaventa Ederson con un destro potente, poi gli uomini di Pep si rimettono in carreggiata e chiudono il primo tempo in avanti. 
Dopo un buco di Militao, la ripresa inizia con un palo di Mahrez e un salvataggio di Carvajal su un destro a porta vuota di Foden. Occasioni che col Real un po' in cofusione aumentano nuovamente la pressione del City. De Bruyne inventa di prima, ma nessuno ne approfitta in area. Poi Fernandinho anticipa Vinicius e serve a Foden un cross perfetto per la rete che ristabilisce le distanze. Tris a cui il Real però risponde subito con una giocata proprio dello stesso Vinicius, che restituisce il "favore" a Fernandinho e piazza la palla alle spalle di Ederson dopo una volata di cinquanta metri. Gol che innesca i cambi e accende l'ultima mezz'ora di gioco. Con le squadre lunghe e tanto campo a disposizione, City e Real si affrontano a viso aperto e nell'ultima mezz'ora va in scena uno show incredibile con continui capovolgimenti di fronte e tante occasioni. Da una parte Modric aumenta i giri in mezzo al campo e Benzema si prende la squadra sulle spalle, dall'altra il City spinge e cerca rapidamente la profondità sfruttando gli uno contor uno. Courtois ferma una deviazione centrale di Laporte, poi Bernardo Silva cala il poker con un bolide all'incrocio dopo un vantaggio concesso dall'arbitro per un fallo al limite su Zinchenko. Perla che insieme a una grande giocata di Mahrez fuori di poco sembra indirizzare la gara e la qualificazione, ma che invece sbatte contro un'altra reazione del Real. Un sinistro di Modric dal limite finisce largo di poco, poi Laporte tocca di mano in area e Benzema accorcia nuovamente le distanze dal dischetto beffando Ederson coun un cucchiaio per cuori forti. "Follia" che tiene a galla gli uomini di Ancelotti. Nel finale infatti il City aumenta nuovamente la pressione, ma non riesce più a sfondare. All'Etihad Stadium sette gol non bastano per decidere già la qualificazione. 
LE PAGELLE
Gabriel Jesus 7,5: danza sul pallone tirando matti tutti quelli che passano dalle sue parti. Devastante nello stretto e nell'uno contro uno. Firma il raddoppio con freddezza 
De Bruyne 7: non è al meglio, ma riesce comunque a essere protagonista del match. Sblocca la gara di testa con coraggio, poi serve Gabriel Jesus sul raddoppio e si piazza tra le linee a inventare calcio
Mahrez 6,5: spinge e incanta col suo sinistro, ma non sempre è lucido nelle scelte. Serve l'assist a De Bruyne, poi manda Guardiola su tutte le furie dopo un contopiede sbagliato e nella ripresa centra il palo a tu per tu con Courtois
Alaba-Militao 4,5: serata da dimenticare. Gabriel Jesus li umilia a ripetizione e a certe velocità non vedono mai il pallone 
Benzema 7,5: dalle sue parti arrivano poche palla, ma alla prima buona la butta dentro con il colpo del campione e poi batte Ederson dal dischetto con un cucchiao coraggiosissimo tenendo vive le speranze di qualificazione in vista del ritorno
Vinicius 6,5: fa e disfa. Prima sbaglia su Fernandinho e il City piazza il tris, poi si fa perdonare con la sgroppata del 3-2 subito dopo la rete di Vinicius. Tarantolato, si accende a intermittenza
IL TABELLINO
MANCHESTER CITY-REAL MADRID 4-3
Manchester City (4-3-3): Ederson 5,5; Stones 5,5 (36' Fernandinho 6), Ruben Dias 5,5, Laporte 5, Zinchenko 6; De Bruyne 7, Rodri 6,5, Bernardo Silva 7; Mahrez 6,5, Foden 6,5, Gabriel Jesus 7,5 (38' st Sterling). 
A disp.: Steffen, Carson, Aké, Gundogan, Grealish, Egan-Riley, Mbete, Palmer, McAtee, Lavia. All.: Guardiola 7
Real Madrid (4-3-3): Courtois 5,5; Carvajal 6, Militao 4,5, Alaba 4,5 (1' st  Mendy 6,5); Valverde 5, Kroos 5,5, Modric 6,5 (34' st Ceballos 6); Rodrygo 5,5 (25' st Camavinga 6), Benzema 7,5, Vinicius 6,5 (43' st Asensio sv).
A disp.: Lunin, Fuidias, Vallejo, Nacho, Marcelo, Casemiro, Lucas Vazquez, Bale, Isco. All.: Ancelotti 7
Arbitro: Kovacs
Marcatori: 2' De Bruyne (M), 11' Gabriel Jesus (M), 33' Benzema (R), 8' st Foden (M), 10' st Vinicius (R), 29' st Bernardo Silva (M), 37' st rig. Benzema (R)
Ammoniti: Fernandinho (M)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
Per la prima volta in Champions League, sia il Real Madrid che una squadra di Carlo Ancelotti hanno subito due gol nei primi 11' di gioco di un match.
Una squadra di Carlo Ancelotti ha subito quattro gol in un singolo match per la quinta volta in Champions League: Juventus (vs Amburgo nel 2000), Real Madrid (vs Schalke, nel 2015), Bayern (vs Real Madrid, nel 2017) e Milan (vs Deportivo nel 2004).
Sette le reti segnate in questa sfida: in nessun’altra semifinale di Champions League ne sono mai state realizzate di più (sette anche in Ajax-Bayern, nel 1995, e in Liverpool-Roma, nel 2018).
La rete firmata da Kevin De Bruyne dopo 93 secondi è la più veloce segnata dal Manchester City in un match di Champions League.
Il gol di Kevin De Bruyne, dopo 93 secondi, è il più veloce segnato in una semifinale di Champions League, da quello di Joshua Kimmich, nel maggio 2018, con il Bayern Monaco vs Real Madrid (2 minuti e 44 secondi).
Quello di Kevin De Bruyne, dopo 93’’, è la marcatura più veloce subita dal Real Madrid, in Champions League, dalla rete di Nikola Vlasic (1:05), con il CSKA Mosca, nell’ottobre 2018.
Karim Benzema ha segnato nove gol nelle fasi a eliminazione diretta in questa Champions League (3 agli Ottavi, 4 nei quarti , 2 in semifinale): soltanto Cristiano Ronaldo ha fatto meglio in questa fase in una singola edizione della competizione (10, nel 2016-17).
Karim Benzema ha segnato 41 gol con il Real Madrid in questa stagione in tutte le competizioni, diventando così il quinto giocatore a raggiungere il traguardo delle 40 reti in una singola stagione nella storia del club, dopo Cristiano Ronaldo (sette volte), Ferenc Puskás (due), Alfredo Di Stéfano e Hugo Sanchez.
Karim Benzema ha giocato la partita numero 600 con il Real Madrid in tutte le competizioni (320 gol e 140 assist), diventando l'ottavo giocatore a raggiungere questo traguardo nella storia del club, il primo non spagnolo.
Gabriel Jesus è il quarto giocatore brasiliano ad andare a bersaglio in tre partite consecutive di Champions League contro il Real Madrid, dopo Mário Jardel, Lúcio & Giovane Élber.
Phil Foden e Júnior Vinícius sono i primi due giocatori nati dal 2000 in avanti a trovare il gol in una semifinale di Champions League.
Prima di Gabriel Jesus e Junior Vinicius, soltanto una volta due brasiliani avevano trovato il gol in una semifinale di Coppa dei Campioni/Champions League: Ronaldo e Roberto Carlos in Real Madrid-Juventus del maggio 2003.
Pep Guardiola ha vinto 40 partite in CL con il Manchester City, scavalcando le 39 di Carlo Ancelotti con il Milan e portandosi al quarto posto nella storia della competizione per numero di successi da parte di un allenatore con un singolo club (Alex Ferguson - 102 con il Man Utd, Arsene Wenger - 83 con l'Arsenal, Diego Simeone - 44 con l'Atletico Madrid).




Volleyball


Barrige-Altai won two games in a row at the Asian Club Championships.
Iran's Barij and defending champion Altay have won two games in a row. Asia Club Championship 2022
PPTV Women's Club Volleyball Tournament The 22nd Asian Championship 2022 at Abai Arena, Semay, Kazakhstan on 25 April 2022 is the second day of competition. There are a total of 3 matches and the results are as follows:
In the first match, Diamond Food-Fine Chef Sports Club, a representative from Thailand, who won the first game, faces Kazakhstan's Guanish VC and in this game, Guanish performed well, overtaking. Defeated Diamond Food 3-1 sets 22-25, 25-13, 29-27, 31-29 won the first game while Diamond Food lost the first game as well.
In the next match, Iran's Barij Essence continued to perform as well, defeating Uzbekistan's Jizza State Pedagogical Institute of Uzbekistan by 3. -0 Set 25-20, 25-15, 25-16 Aytak Salamat of the Iranian team slapped a total of 19 points and Barrige won 2 games in a row, leading the crowd.
Altay VC, the former champion from Kazakhstan that won the first game And in this game, against Kyrgyzstan VC from Kyrgyzstan, the home team failed to win 3-0, set 25-9, 25-5, 25-13. Christina Belova Slap scored a total of 11 points, the most in this game.
Summarizing all results
, Guanish VC (Kazakhstan) defeated Diamond Food-Fine Chef Sports Club (Thailand) 3-1 sets 22-25, 25-13, 29-27, 31-29
Bari J Essence (Iran) defeated Jizza State Pedagogical Institute (Uzbekistan) 3-0, 25-20, 25-15, 25-16
Altay V. C (Kazakhstan) defeated Kyrgyzstan VC (Kyrgyzstan) 3-0, set 25-9, 25-5, 25-13.
Points table
1. Barij Essence (Iran) won 2 lost 0 with 6 points
2. Altay Vsi (Kazakhstan) won 2 lost 0 with 6 points
3. Diamond Food-Fine Chef Sports Club (Thailand) won 1 lost 1 with 3 points
4. Guanish VC (Kazakhstan) won 1 lost 1 with 3 points
5. Jizza State Pedagogical Institute (Uzbekistan) won 0 lost 2 with 0 points
6. Kyrgyzstan VC (Kyrgyzstan) won 0 lost 2 with 0 points 
The next appointment program
is on April 26, 2022,
12:00 p.m. Barij Essence (Iran) meets Diamond Food-Fine Chef Sport Club (Thai) (PPTV live)
15.00 Guanish VC ( Kazakhstan) meets Kyrgyzstan VC (Kyrgyzstan) (PPTV live)
18.00 Jissa State Pedagogical Institute (Uzbekistan) vs Altay VC (Kazakhstan)

Soccer


Serie A: Sassuolo-Juventus 1-2, Allegri ipoteca la Champions
Raspadori illude i neroverdi, Dybala e Kean firmano la rimonta: bianconeri a 8 sulla Roma e +10 sulla Fiorentina, che ha una gara in meno
Nell'ultima gara della 34a giornata, la Juventus batte 2-1 in rimonta il Sassuolo e mette una seria ipoteca sul quarto posto e la qualificazione in Champions, portandosi a -1 dal terzo posto del Napoli. Al Mapei primo tempo di marca neroverde e gara sbloccata da Raspadori (39'), oggetto del desiderio proprio dei bianconeri. Al 45' arriva il pareggio di Dybala, con un sinistro sotto la traversa. Nella ripresa entra anche Vlahovic ma è Kean all'88' a trovare il gol vittoria.
LA PARTITA
La Juve passa a Reggio Emilia e riduce al lumicino le speranze Champions delle rivali: la Roma precipita a -8, la Fiorentina a -10 con una gara in meno. Nella lotta a distanza tra passato (Dybala tra un mesetto) e futuro (Raspadori il sogno bianconero), alla fine si inserisce forse l'uomo che meno ti aspetti, Moise Kean, stagione da comprimario ma gol di importanza vitale. Un successo che premia oltre i propri meriti la Juve e punisce un ottimo Sassuolo, per lungo tempo con il pallino del gioco in mano ma colpevole di non aver trasformato le tante occasioni create, soprattutto nel primo tempo. Alla fine, però, contano soprattutto i tre punti e quelli se li è messi in saccoccia Allegri che, anche causa i tanti infortuni, schiera una Juve compatta e con pochi fronzoli, azzeccando le mosse dalla panchina. Almeno per una settimana, così, i detrattori vengono messi a tacere.
Dionisi recupera Berardi e può schierare tutti i suoi uomini di punta in attacco, con Raspadori osservato speciale dalla dirigenza juventina. Lunga la lista delle defezioni di Allegri, che sceglie il 4-4-2 con Danilo in mezzo al campo e la coppa Morata-Dybala in attacco. Rifiata Vlahovic. Il Sassuolo nel primo tempo si fa preferire sia a livello di gioco che a occasioni create. Al 10' squillo di Raspadori, che mette a sedere Danilo ma il suo destro a giro termina a lato di un soffio. I padroni di casa insistono e al 17' dal corner di Berardi Frattesi anticipa Rabiot di testa e conclude alto di poco. La Juve sbaglia molto in appoggio, facendo infuriare Allegri. Come nel caso di Dybala che al 26' regala il pallone a Berardi, destro dal limite respinto in angolo da Szczesny. La Joya, fin qua sottotono, prova a riscattarsi un minuto dopo, ma il suo destro di prima intenzione è murato da Frattesi. Le squadre in campo sono piuttosto lunghe e nel finale di tempo fioccano le occasioni e arrivano i gol. Al 34' ripartenza di Muldur che serve Scamacca al limite dell'area, botta di destro respinta da Szczesny. Cinque minuti e i neroverdi passano con merito, al termine di una splendida azione personale: Kyriakopoulos per Berardi, tacco per Raspadori che fulmina il portiere polacco sul suo palo. Il vantaggio dura pochi minuti, fino al 45': Morata ruba di forza il pallone a Kyriakopoulos serve Zakaria, lo svizzero a Dybala e sinistro vincente sotto la traversa. Inutili le veementi proteste dei padroni di casa: il Var non può intervenire e il gol viene convalidato. Prima della fine del tempo, i ragazzi di Dionisi rischiano la beffa, quando Morata di testa non inquadra la porta sul cross di De Sciglio.
Lo spagnolo è protagonista anche in avvio di ripresa, con un colpo di testa che costringe Consigli alla paratissima. Il Sassuolo non si scompone e Muldur da fuori impegna Szczesny solo un minuto dopo. Frattesi ci prova in tutti i modi di testa, ma il colpo di testa è debole e facile preda dell'estremo difensore avversario. Allegri si gioca le carte Chiellini e Vlahovic: mentre il capitano dà il solito grande apporto difensivo, l'attaccante fatica a entrare in partita, fa a sportellate con i difensori ma senza lasciare il segno. L'ultimo acuto di Morata è un sinistro dal limite fuori di poco (61'), prima del cambio - alla fine decisivo - con Kean. L'ex Everton, appena entrato, anticipa Chiriches e Consigli si salva con i piedi, rispondendo al destro di Kyriakopoulos dal limite finito fuori di pochissimo. All'88 l'azione decisiva: Kean va via ancora a Chiriches e in diagonale fulmina Consigli sotto le gambe. E' apoteosi Juve, ma gli applausi vanno anche al Sassuolo.
LE PAGELLE
Maxime Lopez 7 - Il cervello del Sassuolo fa girare la squadra con il contagiri. Gioca tantissimi palloni e non sbaglia praticamente mai. E' pronto per una big.
Raspadori 6,5 - Al suo gol avranno applaudito i tifosi di casa, ma anche i dirigenti della Juve che vogliono portarlo a Torino come erede di Dybala.
Berardi 6,5 - Anche stasera, al rientro, ha confermato quanto sia indispensabile per questa squadra. L'assist di tacco a Raspadori vale da solo il prezzo del biglietto.
Kean 6,5 - Gli basta mezzo tempo per far meglio di Morata. Prima spaventa Consigli con un colpo di testa e nel finale va via a Chiriches e in diagonale segna il gol che vale il quarto posto e forse qualcosa in più.
Vlahovic 5,5 - Allegri lo getta nella mischia al 10' della ripresa perché gli tolga le castagne dal fuoco, ma il serbo fa davvero poco, si innervosisce ed esulta solo per il gol del compagno Kean.
Bernardeschi 5 - Tra i migliori in Coppa Italia con la Fiorentina, il peggiore di oggi tra i bianconeri. Mai uno spunto degno di noto, gara anonima sulla fascia destra.
IL TABELLINO
SASSUOLO-JUVENTUS 1-2
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli 6; Muldur 6,5, Chiriches 5, Ayhan 6, Kyriakopoulos 6; Frattesi 6,5 (43' st Henrique sv), Maxime Lopez 7; Berardi 6,5 (34' st Defrel sv), Raspadori 6,5, Traoré 5,5 (34' st Djuricic sv); Scamacca 5,5. A disp.: Satalino, Pegolo, Magnanelli, Rogerio, Ciervo, Peluso, Ceide, Ferrari, Tressoldi. All.: Dionisi 6,5
Juventus (4-4-2): Szczesny 6; De Sciglio 6, Bonucci 6, Rugani 6 (9' st Chiellini 6,5), Alex Sandro 6; Bernardeschi 5 (43' st Miretti sv), Zakaria 6, Danilo 6, Rabiot 6; Dybala 6 (10' st Vlahovic 5,5), Morata 6 (22' st Kean 6,5). A disp.: Perin, Pinsoglio, De Ligt, Pellegrini, Zuelli. All.: Allegri
Arbitro: Maresca
Marcatori: 39' Raspadori (S), 45' Dybala (J), 43' st Kean (J)
Ammoniti: Scamacca (S), De Sciglio (J), Kean (J)
Espulsi:
Note:
LE STATISTICHE
● 10° gol in questa Serie A per Giacomo Raspadori che diventa il primo italiano nato negli anni 2000 ad andare in doppia cifra in un singolo torneo di Serie A.
● 81° gol in Serie A per Paulo Dybala con la maglia della Juventus: l'attaccante argentino aggancia Cristiano Ronaldo al 10° posto dei migliori marcatori nella storia del club bianconero nella competizione.
● La Juventus è imbattuta nelle ultime 11 trasferte di campionato (8V, 3N); tra le squadre di questa Serie A nessuna ha una striscia aperta più lunga rispetto ai bianconeri lontano da casa.
● 12° assist in questa Serie A per Domenico Berardi; l'ultimo attaccante a fare meglio in una singola edizione del torneo era stato Ronaldinho (14 nel 2009/10).
● Nessuna squadra conta più giocatori in doppia cifra di reti del Sassuolo nei maggiori cinque campionati europei in corso (tre – Scamacca, Berardi e Raspadori).
● Moise Kean (16) e Giacomo Raspadori (18) sono gli unici due giocatori italiani nati dal 2000 in avanti con più di 15 gol all’attivo in Serie A.
● Paulo Dybala ha preso parte a 14 reti in questa Serie A (nove gol e cinque assist), esattamente il doppio delle partecipazioni attive fatte registrare dal numero 10 della Juventus nella passata stagione nel torneo (quattro reti e tre passaggi vincenti).
● Nono gol in questa Serie A per Paulo Dybala, che diventa il miglior marcatore in solitaria della Juventus nel campionato in corso.
● Quinto gol in questo campionato per Moise Kean che solo una volta ha siglato più reti in una singola stagione in Serie A (sei nel 2018/19).
● La Juventus ha subito gol in tutte le ultime quattro partite di campionato e in questa stagione è rimasta senza la porta inviolata per più gare di fila solo nelle prime sei partite della Serie A 2021/22.
● Davide Frattesi è il giocatore più giovane tra coloro che hanno disputato da titolari più di 30 partite nella Serie A in corso (22 anni e 215 giorni).




Soccer


Premier League: il Liverpool si prende il derby, il Chelsea vince al 90’
I Reds battono l’Everton 2-0 con Robertson e Origi, i Blues ringraziano Pulisic dopo il rigore sbagliato da Jorginho
Il Liverpool resta in corsa per la vittoria della Premier League. Nella 34ª giornata i Reds si aggiudicano 2-0 il derby con l’Everton, spinti da Robertson (62’) e Origi (85’), e restano a un punto dal Manchester City primo. Il Chelsea supera il West Ham 1-0 con il guizzo di Pulisic al 90’, tre minuti dopo il rigore sbagliato da Jorginho. Nelle altre partite, colpo salvezza del Burnley contro il Wolverhampton, mentre è 2-2 Brighton-Southampton.
LIVERPOOL – EVERTON 2-0
Derby vinto, campionato ancora aperto, rivali di sempre in piena zona retrocessione. È la domenica perfetta per il Liverpool di Klopp, che si aggiudica la stracittadina contro l’Everton con un 2-0 maturato nel secondo tempo e risponde al Manchester City, rimanendo a un punto dalla vetta del campionato. Dopo un’ora di gioco senza grosse emozioni, i Reds si svegliano all’improvviso e sbloccano al 62’ con il colpo di testa di Robertson, perfetto nello sbucare sul secondo palo per incrociare il cross morbido di Salah. Spinti dall’atmosfera dell’Anfield, i padroni di casa sfiorano il raddoppio a più riprese con Luis Diaz, Matiz e Thiago Alcantara, tremando solo sulla botta dalla distanza di Gray fuori di poco. Il 2-0 definitivo arriva all’85’, quando sugli sviluppi di un corner Origi incorna sotto la traversa dopo la sforbiciata di Luis Diaz. Il successo tiene il Liverpool in piena lotta per vincere la Premier, mentre l’Everton adesso è terzultimo: ad oggi retrocederebbe in Championship.
CHELSEA-WEST HAM 1-0
Il Chelsea ipoteca la qualificazione alla prossima Champions League rafforzando il terzo posto, mentre per il West Ham arriva una beffa che può costare caro in chiave Europa. Il primo tempo è lento e privo di emozioni, nella ripresa le due squadre ci provano di più e la possibile svolta arriva all’87’ quando Dawson trattiene per il braccio Lukaku in area e l’arbitro assegna il rigore ai Blues espellendo il difensore del West Ham. Dagli 11 metri però Jorginho conferma la pessima stagione dal dischetto e sbaglia clamorosamente con un tiro debole e centrale parato da Fabianski. Il dramma sembra servito per Tuchel, ma passano appena tre minuti e ci pensa Pulisic a rimediare all’errore di Jorginho e a portare avanti i suoi. E’ il gol-vittoria, gli Hammers possono concentrarsi sulla semifinale di Europa League.
BURNLEY-WOLVES 1-0
Nella corsa per l’Europa cade anche il Wolverhampton in casa del Burnely e i Wolves restano ottavi a tre punti dal West Ham. Per i padroni di casa invece una vittoria fondamentale in chiave salvezza. Basta un gol di Vydra al 62’ a stendere gli uomini di Lage, che poi non riescono a reagire e a sfondare il muro del Burnely.
BRIGHTON-SOUTHAMPTON 2-2
Gol e spettacolo nella sfida tra due squadre di metà classifica già salve e senza ambizioni per l’Europa. I padroni di casa si portano sul 2-0 grazie alla rete immediata di Welbeck e all’autogol di Salisu, Ward-Prose però firma la doppietta tra il finale del primo tempo e l’inizio della ripresa.

 
Soccer


Liga, Barcellona ko col Vallecano, Real a un punto dal titolo
I catalani perdono 1-0 al Camp Nou, decide Garcia al 7': ad Ancelotti basterà un pari con l'Espanyol per festeggiare
Il Barcellona stecca il recupero della ventunesima giornata di Liga e perde 1-0 in casa contro il Rayo Vallecano. Al Camp Nou, decidere è la rete al 7' di Garcia che beffa ter Stegen sul primo palo, poi sono i pali a fermare Jordi Alba e Gavi. Il ko degli uomini di Xavi avvicina ulteriormente al titolo il Real Madrid: ad Ancelotti basterà un pareggio con l'Espanyol per festeggiare il suo primo trionfo nel campionato spagnolo.
Delusione tremenda per il Barcellona, che in un colpo solo perde 1-0 in casa con il Rayo Vallecano e si fa raggiungere al secondo posto dal Siviglia (anche se in vantaggio nei confronti diretti con gli andalusi), avvicinando inoltre al titolo i rivali storici del Real. Gli ospiti sorprendono subito i catalani: al 7', infatti, arriva il vantaggio con Garcia, che riceve da Palazon e punisce il mancato allineamento di Dest battendo ter Stegen sul suo palo. La rete incassata scatena i padroni di casa che, soprattutto con Dembélé, iniziano ad assaltare la porta avversaria, senza però rendersi mai davvero pericolosi. Prima della fine del primo tempo, la formazione di Xavi sfiora il pareggio due volte: prima con Jordi Alba che centra l'incrocio dei pali, poi con il destro di Gavi che finisce sulla traversa, mentre sul susseguirsi dell'azione la palla entra in porta ma Torres è pescato in fuorigioco.
I blaugrana assediano il Rayo nel secondo tempo, ma gli ospiti reggono, anche se nel lungo recupero Dimitrievski è decisivo sull'esterno da pochi passi di Traoré. Gli uomini di Xavi insistono ma è Ciss, per il Rayo, ad andare più vicino al gol con un sinistro dal limite che scheggia il palo. Il lungo assalto del Barcellona non si concretizza, anche perché proprio all'ultima azione Catena salva sulla linea il destro al volo di Dembélé: finisce 0-1, con Xavi ora a -15 dal Real. Ad Ancelotti basterà un pareggio nel prossimo match del Bernabeu contro l'Espanyol per brindare alla sua prima Liga. I blaugrana, invece, restano secondi a 63 punti insieme al Siviglia e a +2 sull'Atletico quarto, mentre il Rayo replica l'1-0 dell'andata e strappa 6 punti su 6 ai catalani in campionato. Gli uomini di Iraola salgono così a quota 40 e ipotecano la salvezza.


Soccer


Serie A, Empoli-Napoli 3-2: Spalletti dice addio ai sogni scudetto
Clamoroso harakiri dei partenopei, che tra l'80 e l'88' subiscono la rimonta dei toscani dopo essere stati in vantaggio con i gol di Mertens e Insigne
Il Napoli crolla 3-2 in casa dell'Empoli e dice definitivamente addio alle ambizioni scudetto. Gli uomini di Spalletti la sbloccano al 44' con Mertens, trovano il raddoppio con Insigne al 53', ma poi si buttano via nel finale: tra l'80 e l'88' subiscono la clamorosa rimonta dei toscani, firmata da Henderson e da una doppietta di Pinamonti. Andreazzoli ritrova i tre punti dopo 16 giornate: l'ultimo successo risaliva proprio alla gara d'andata.
LA PARTITA
I sogni tricolori svaniscono nella maniera più spietata e più inattesa. Il Napoli si toglie definitivamente dalla corsa al termine di un pomeriggio da incubo, in cui riesce a buttare via una partita che sembrava in cassaforte a causa di una serie di errori marchiani, insostenibili per una squadra che ambisce al top. Otto minuti di blackout totale costano agli azzurri la seconda sconfitta nelle ultime tre gare e spianano la strada alla rimonta di un Empoli che sembrava destinato all'ennesimo passo falso. La squadra toscana approfitta invece dei regali degli avversari e ritrova i tre punti a oltre quattro mesi dall'ultima volta: guarda caso lo 0-1 targato Cutrone del "Maradona". La lotta per il titolo è ora (quasi) ufficialmente un derby Milan-Inter.
Andreazzoli sceglie di giocarsela con la coppia d'attacco Cutrone-Pinamonti sostenuta da Verre, mentre Spalletti non rinuncia al 4-2-3-1 e schiera Mertens dal 1' in appoggio a Osimhen. La prima, clamorosa, chance è per i padroni di casa e arriva sugli sviluppi di corner: Pinamonti è completamente libero di colpire di testa, ma non inquadra lo specchio da ottima posizione. Il Napoli appare un po' contratto in avvio, affidandosi molto al gioco in verticale, ma faticando a trovare spazi centrali. Col passare dei minuti, in ogni caso, i partenopei prendono in mano le redini del gioco e al 19' vanno anche loro vicini al gol, con una zuccata di Osimhen da corner deviata sopra la traversa dalla difesa empolese. Il Napoli fa la partita, ma il match resta in grande equilibrio e l'Empoli non rinuncia ad attaccare quando si aprono spazi in contropiede, creando anzi di più dal punto di vista delle occasioni. Il primo tempo sembra avviarsi vero uno 0-0 tutto sommato giusto, ma al 44' arriva la zampata azzurra: sul cross di Lozano è perfetto il velo di Osimhen, che permette a Mertens di colpire col destro a incrociare e battere Vicario.
Gli ospiti iniziano la ripresa con l'intenzione di chiudere i conti il prima possibile e al 53' arriva puntuale il raddoppio: brutta palla persa da Parisi in avvio d'azione, assist di Anguissa per Insigne che col piattone sinistro trova l'angolino e mette a referto lo 0-2. Il Napoli sembra poter condurre in porto la gara con una certa serenità, ma a 10' dalla fine riesce a farsi male da solo: l'azione nasce da una palla persa malamente da Malcuit in uscita e viene conclusa da Henderson, completamente libero di colpire e battere Meret. Il portiere è poi protagonista in negativo tre minuti più tardi, quando si avventura in un dribbling su Pinamonti, gli calcia addosso nel tentativo di rinviare facendo rotolare la palla in rete e regalando agli avversari il rocambolesco pareggio. La squadra di Spalletti è completamente nel pallone, prova a buttarsi in avanti ma 5' dopo arriva la mazzata definitiva in contropiede: ancora Pinamonti è bravo ad avventarsi sul cross di Bajrami, anticipando un rivedibile Malcuit e facendo esplodere il Castellani per il definitivo 3-2.
LE PAGELLE
Pinamonti 7,5 - Lotta e ci prova in tutti i modi, litigando col gol per oltre 80' e a volte anche intestardendosi troppo. Poi, però, la sua grinta viene ripagata con la doppietta che manda in paradiso i suoi, facendoli tornare alla vittoria dopo un lunghissimo digiuno.
Bajrami 7 - Andreazzoli gli preferisce Verre, che disputa un buon primo tempo ma senza exploit particolari. Lui entra nel finale e, di fatto, decide il match sfruttando al meglio il contropiede lanciato da Vicario, con un grande assist per il 3-2.
Cutrone 5,5 - Una partita di sacrificio, in cui però si vede pochissimo dalle parti di Meret.
Zanoli 5 - Un primo tempo più complicato del previsto in fase difensiva, troppo timido in fase offensiva. Spalletti lo lascia nello spogliatoio all'intervallo.
Malcuit 4,5 - Entra per sostituire Zanoli, ma il risultato finale è disastroso: bruttissima palla persa in uscita in occasione del 2-1, in ritardo nella chiusura su Pinamonti in occasione del 3-2.
Mertens 7 - Sblocca con una zampata un match che sembrava complicato, crea molto anche per i compagni e si sacrifica in fase di ripiegamento. Esce 5' prima che la squadra imploda.
IL TABELLINO
Empoli-Napoli 3-2
Empoli (4-3-1-2): Vicario 6; Stojanovic 6, Viti 6, Luperto 6, Parisi 5,5 (16' st Cacace 6); Zurkowski 6,5, Asllani 6,5 (25' st Stulac 6), Bandinelli 6 (16' st Henderson 7); Verre 6 (21' st Bajrami 7); Cutrone 5,5 (21' st Di Francesco 6), Pinamonti 7,5.
Allenatore: Andreazzoli 6,5
Napoli (4-2-3-1): Meret 4; Zanoli 5 (1' st Malcuit 4,5), Rrahmani 6, Juan Jesus 5,5, Mario Rui 5,5; Anguissa 6,5, Ruiz 6; Lozano 6,5 (23' st Zielinski 5,5), Mertens 7 (32' st Politano 5,5), Insigne 6,5 (40' st Ounas sv); Osimhen 6.
Allenatore: Spalletti 5
Arbitro: Marinelli
Marcatori: 44' Mertens (N), 8' st Insigne (N), 35' st Henderson (E), 38' st e 43' st Pinamonti (E)
Ammoniti: Bandinelli (E), Zanoli (N), Viti (E), Stojanovic (E), Pinamonti (E)
Espulsi:
LE STATISTICHE
•    L’Empoli è la terza squadra in tutta la storia della Serie A a vincere una gara, una volta sotto di due reti dopo 79 minuti di gioco, dopo Inter v Sampdoria, il 9 gennaio 2005, e Sampdoria v Sassuolo, il 20 novembre 2016.
•    Per la seconda volta nella sua storia, l’Empoli ha vinto un incontro di Serie A dopo essere andato sotto di due gol, dopo il 25 novembre 2018 contro l’Atalanta.
•    Il Napoli ha perso una gara di Serie A dopo essere andato avanti due reti per la prima volta dal 22 marzo 1942 contro il Torino (3-5).
•    Il Napoli non perdeva entrambe le gare stagionali di Serie A contro una neopromossa dal 2007/08, contro il Genoa.
•    Con le tre reti di questo incontro, l’Empoli ha raggiunto la soglia dei 500 gol in Serie A (tavolini inclusi).
•    Prima di Andrea Pinamonti (12), l’ultimo giocatore dell’Empoli che ha segnato più di 10 gol in una stagione di Serie A era stato Francesco Caputo, 16 reti nel 2018/19.
•    Lorenzo Insigne ha eguagliato Marek Hamsik (121 reti) al secondo posto tra i migliori marcatori del Napoli in tutte le competizioni (meglio solo Dries Mertens a 146).
•    Lorenzo Insigne è il terzo giocatore in tutta la storia del Napoli capace di andare in doppia cifra di gol in cinque stagioni differenti in Serie A, dopo Antonio Vojak e Diego Maradona.
•    Dries Mertens ha preso parte a 10 gol in 10 sfide di campionato contro l’Empoli, contro nessuna tra le avversarie affrontate almeno cinque volte in Serie A ha una media di coinvolgimenti a partita più alta (1.0, come contro il Cagliari).
•    Dries Mertens ha segnato nove gol in questa Serie A, eguagliando il suo rendimento ottenuto in ciascuna delle due precedenti stagioni nella competizione (ma con tre presenze in meno rispetto allo scorso campionato e cinque meno rispetto al 2019/20).
•    Liam Henderson è il secondo giocatore scozzese ad essere coinvolto in almeno cinque gol in una stagione di Serie A da quando Opta raccoglie il dettaglio degli assist (dal 2004/05), dopo Aaron Hickey (sei), proprio nel torneo in corso.




Soccer


Serie A, Lazio-Milan 1-2: Tonali ribalta tutto nel recupero
All'Olimpico Immobile sblocca la gara, poi Giroud rimette tutto in parità e al 92' il centrocampista rossonero decide il match
L'Inter chiama, il Milan risponde. Dopo la vittoria dei nerazzurri con la Roma, nella 34.ma giornata di Serie A la squadra di Pioli batte la Lazio 2-1 in rimonta e difende il primo posto (+2 in classifica) in attesa del recupero di Bologna-Inter. All'Olimpico nel primo tempo i biancocelesti partono forte e sbloccano la gara con Immobile (4'), poi il Milan reagisce e innesca un forcing che ribalta il risultato. A pareggiare i conti ci pensa Giroud (50'), poi un tocco ravvicinato di Tonali  (92') decide la gara nel recupero. 
LA PARTITA
Il Milan tiene il passo dell'Inter e non molla. E' questo il verdetto dell'Olimpico per quanto riguarda la lotta scudetto. Contro una Lazio a caccia del sorpasso sulla Roma in zona Europa League, la squadra di Pioli non tradisce e piazza una vittoria pesante in rimonta per restare in cima alla classifica, blindare la prossima Champions aritmeticamente e lanciare anche un messaggio forte e chiaro ai cugini nerazzurri. Al netto del risultato del recupero Bologna-Inter, l'impressione è che per mettere le mani sullo scudetto ci sarà da lottare spalla a spalla fino alla fine e ogni punto potrebbe essere cruciale nella battaglia tra le milanesi. Battaglia di nervi che nelle ultime quattro giornate promette scintille con le squadre così vicine e zero margini d'errore. Lo sa bene Pioli, che per tenere dietro l'Inter deve attingere a tutta l'artiglieria contro la Lazio. Ibra compreso. Dopo il gol a freddo di Immobile, tocca a Giroud rimettere in carreggiata il match, ma è proprio Zlatan a servire di testa Tonali in area per completare la rimonta. Una zuccata d'esperienza e di carattere che vale il primo posto e nega alla Lazio il sorpasso alla Roma. 
Con Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto in mediana e Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni davanti, all'Olimpico la Lazio inizia impostando la gara sul gioco rapido in verticale e spingendo a destra. Con Ibra e Rebic in panchina, Pioli invece si affida ancora a Giroud al centro dell'attacco con Messias, Diaz e Leao in appoggio e Kessie e Tonali a centrocampo. Moduli alla mano, 4-3-3 contro 4-2-3-1. Sotto la pioggia, l'avvio del match è tutto di marca biancoceleste e con Theo Hernandez e Kessie troppo statici in marcatura dopo quattro minuti Immobile fa subito saltare il banco deviando alle spalle di Maignan un assist perfetto di Milinkovic-Savic. Gol che rompe l'equilibrio e costringe il Milan a riordinare le idee e a reagire alzando i giri tra le linee e manovrando con più "cattiveria" sugli esterni. Tema tattico a cui la Lazio risponde abbassando il baricentro e giocando di rimessa. Strakosha rischia grosso su Messias sugli sviluppi di un rinvio, poi Giroud non trova la porta di testa da buona posizione. Occasioni che fanno il paio con un'uscita provvidenziale di Maignan su Immobile dopo una grande imbucata di Felipe Anderson e un tentativo di Zaccagni. Botta e risposta che accende il match e tiene alto il ritmo. A caccia del pari, il Milan guadagna metri e spinge. La Lazio invece serra le linee, raddoppia sui portatori e con tanto campo davanti punta tutto sui cambi di gioco e sulla rapidità delle punte. Da una parte Leao dà una scossa alla gara con i suoi strappi, ma Strakosha è attento e Kessie è impreciso. Dall'altra Lazzari invece prova a fare tutto da solo, ma non riesce a finalizzare una grande incursione palla al piede. Episodi che nel finale del primo tempo innescano il forcing rossonero. Giroud e Tonali non trovano la porta, poi Guida lascia correre su un tocco di mano di Luis Alberto in area e Strakosha disinnesca una punizione velenosa di Theo Hernandez.
La ripresa si apre come il primo tempo, ma dopo cinque minuti questa volta è il Milan a centrare il bersaglio grosso. A rimettere tutto in parità ci pensa Giroud, ma tutto nasce ancora una volta da una sgroppata di Leao in verticale. Rete che riporta tutto in equilibrio e rilancia i rossoneri. In fiducia, il Milan spinge e la gara cambia. Più cattiva nel pressing e sulle seconde palla, la banda di Pioli cambia passo in mediana con Tonali e attacca a destra con Kalulu. Radu respinge una spizzata di testa di Kessie, poi Messias fa tutto bene, ma il suo sinistro finisce largo di poco. A caccia di più muscoli ed equilibrio, Sarri leva Luis Alberto, Leiva e Radu e fa entrare Cataldi, Basic e Marusic. Pioli invece toglie Giroud, Diaz e Messias e getta nella mischia Ibra, Rebic e Krunic. Mosse che danno più dinamismo e spaccano la gara. Con le squadre lunghe, negli ultimi venti minuti la lotta si fa ancora più dura e più che la manovra ragionata, contano i nervi saldi. Strakoska si supera prima su Leao, poi mura un sinistro di Rebic. Ibra ha sul destro la palla buona per raddoppiare, ma calcia a lato, poi nel recupero innesca il colpo del ko. Dopo un colpo di testa sbagliato di Acerbi, proprio Zlatan serve Tonali di testa in mezzo all'area e l'ex Brescia firma in allungo il gol che decide la gara e tiene in corsa i rossoneri per lo scudetto. 
LE PAGELLE
Immobile 6,5: lavora bene spalle alla porta e si fa trovare sempre pronto ad attaccare la profondità. Alla prima palla buona colpisce con tempismo e freddezza
Milinkovic-Savic 6,5: fa a sportellate con Kessie in mediana e tiene in piedi la mediana biancoceleste con la solita fisicità. Delizioso l'assist per Immobile
Acerbi 5: si prende cura di Giroud e il francese segna, nel finale poi sbaglia tutto di testa e Tonali ribalta la gara
Giroud 6,5: lotta con Acerbi su tutte le palle che passano dalle sue parti. Prova a colpire di testa, ma non centra il bersaglio grosso, poi nella ripresa si fa trovare pronto sul cross di Leao e pareggia 
Leao 7: dà la scossa con i suoi strappi e quando ha la palla tra i piedi il Milan cambia passo. Nel primo tempo spinge molto, ma non trova il guizzo giusto. Nella ripresa continua ad attaccare la profondità e a provarci. Serve a Giroud un assist perfetto
Tonali 7: lotta in mezzo al campo e detta i tempi della manovra. Quando aumenta i giri, il Milan cambia passo. Nel recupero ci crede e decide la gara
IL TABELLINO
LAZIO-MILAN 1-2
Lazio (4-3-3): Strakosha 6,5; Lazzari 6 (35' st Hysaj 5,5), Patric 6 (35' st Luiz Felipe 5,5), Acerbi 5, Radu 6 (18' st Marusic 5,5); Milinkovic-Savic 6,5, Lucas Leiva 5,5 (16' st Cataldi 6), Luis Alberto 5,5 (16' st Basic 6); Felipe Anderson 6, Immobile 6,5, Zaccagni 5.
A disp.: Reina, Adamonis, Akpa Akpro, Cabral, Kamenovic, Romero, Moro. All.: Sarri 5,5
Milan (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6, Kalulu 6,5, Tomori 6, Theo Hernandez 6,5; Tonali 7, Kessie 6; Messias 6 (26' st Krunic 6), Brahim Diaz 6 (23' st Ibrahimovic 6,5), Rafael Leao 7 (41' st Saelemaekers sv); Giroud 6,5 (23' st Rebic 6).
A disp.: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Castillejo, Romagnoli, Lazetic, Bakayoko, Gabbia. All.: Pioli 6,5
Arbitro: Guida
Marcatori: 4' Immobile (L), 5' st Giroud (M), 47' st Tonali (M)
Ammoniti: Strakosha, Leiva, Cataldi (L); Tomori, Ibrahimovic, Kalulu, Tonali (M)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
Il Milan ha battuto tre volte la Lazio nel corso di una singola stagione (due in Serie A e una in Coppa Italia) per la prima volta dal 2004/05.
Il Milan è la prima squadra capace di effettuare 25 tiri contro la Lazio in una gara di Serie A a partire dal Carpi l’8 maggio 2016 (26 conclusioni contro i biancocelesti in quell’occasione).
La Lazio è la squadra contro cui Olivier Giroud ha segnato più gol con la maglia del Milan considerando tutte le competizioni (tre reti in due incroci).
Olivier Giroud ha segnato nove gol in questa Serie A, mai così tante reti in una singola stagione nei cinque grandi campionati europei dal 2016/17, quando arrivò a 12 con l'Arsenal in Premier League.
La Lazio non ha trovato il successo in sette delle ultime 11 gare interne di Serie A (4N, 3P).
Il Milan è tornato a subire gol in Serie A 568 minuti di gioco dopo il precedente (il 25 febbraio contro l’Udinese).
Ciro Immobile ha superato Fabio Quagliarella come miglior marcatore in Serie A ancora in attività (181 reti).
Ciro Immobile è diventato il quarto giocatore dei maggiori cinque campionati europei (dopo Lewandowski, Messi e Cristiano Ronaldo) a segnare più di 25 gol in un singolo torneo per almeno tre volte dal 2016/17 (sua prima stagione alla Lazio).
Sergej Milinkovic-Savic è uno dei tre centrocampisti che hanno servito più di 10 assist nei cinque grandi campionati europei in corso (insieme a Christopher Nkunku e Benjamin Bourigeaud).
Quella formata da Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic è la coppia che si è scambiata più assist in questa Serie A (sette).
Franck Kessié è diventato il quinto giocatore africano a tagliare il traguardo delle 200 presenze in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95), dopo Kwadwo Asamoah (279), Sulley Muntari (270), Alfred Duncan (244) e Kalidou Koulibaly (232).
Toma Basic ha giocato la sua 100ª gara nei cinque grandi campionati europei (25 con la Lazio, 75 con il Bordeaux in Ligue 1).