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Serie A, Lazio-Milan 1-2: Tonali ribalta tutto nel recupero
All'Olimpico Immobile sblocca la gara, poi Giroud rimette tutto in parità e al 92' il centrocampista rossonero decide il match
L'Inter chiama, il Milan risponde. Dopo la vittoria dei nerazzurri con la Roma, nella 34.ma giornata di Serie A la squadra di Pioli batte la Lazio 2-1 in rimonta e difende il primo posto (+2 in classifica) in attesa del recupero di Bologna-Inter. All'Olimpico nel primo tempo i biancocelesti partono forte e sbloccano la gara con Immobile (4'), poi il Milan reagisce e innesca un forcing che ribalta il risultato. A pareggiare i conti ci pensa Giroud (50'), poi un tocco ravvicinato di Tonali (92') decide la gara nel recupero.
LA PARTITA
Il Milan tiene il passo dell'Inter e non molla. E' questo il verdetto dell'Olimpico per quanto riguarda la lotta scudetto. Contro una Lazio a caccia del sorpasso sulla Roma in zona Europa League, la squadra di Pioli non tradisce e piazza una vittoria pesante in rimonta per restare in cima alla classifica, blindare la prossima Champions aritmeticamente e lanciare anche un messaggio forte e chiaro ai cugini nerazzurri. Al netto del risultato del recupero Bologna-Inter, l'impressione è che per mettere le mani sullo scudetto ci sarà da lottare spalla a spalla fino alla fine e ogni punto potrebbe essere cruciale nella battaglia tra le milanesi. Battaglia di nervi che nelle ultime quattro giornate promette scintille con le squadre così vicine e zero margini d'errore. Lo sa bene Pioli, che per tenere dietro l'Inter deve attingere a tutta l'artiglieria contro la Lazio. Ibra compreso. Dopo il gol a freddo di Immobile, tocca a Giroud rimettere in carreggiata il match, ma è proprio Zlatan a servire di testa Tonali in area per completare la rimonta. Una zuccata d'esperienza e di carattere che vale il primo posto e nega alla Lazio il sorpasso alla Roma.
Con Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto in mediana e Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni davanti, all'Olimpico la Lazio inizia impostando la gara sul gioco rapido in verticale e spingendo a destra. Con Ibra e Rebic in panchina, Pioli invece si affida ancora a Giroud al centro dell'attacco con Messias, Diaz e Leao in appoggio e Kessie e Tonali a centrocampo. Moduli alla mano, 4-3-3 contro 4-2-3-1. Sotto la pioggia, l'avvio del match è tutto di marca biancoceleste e con Theo Hernandez e Kessie troppo statici in marcatura dopo quattro minuti Immobile fa subito saltare il banco deviando alle spalle di Maignan un assist perfetto di Milinkovic-Savic. Gol che rompe l'equilibrio e costringe il Milan a riordinare le idee e a reagire alzando i giri tra le linee e manovrando con più "cattiveria" sugli esterni. Tema tattico a cui la Lazio risponde abbassando il baricentro e giocando di rimessa. Strakosha rischia grosso su Messias sugli sviluppi di un rinvio, poi Giroud non trova la porta di testa da buona posizione. Occasioni che fanno il paio con un'uscita provvidenziale di Maignan su Immobile dopo una grande imbucata di Felipe Anderson e un tentativo di Zaccagni. Botta e risposta che accende il match e tiene alto il ritmo. A caccia del pari, il Milan guadagna metri e spinge. La Lazio invece serra le linee, raddoppia sui portatori e con tanto campo davanti punta tutto sui cambi di gioco e sulla rapidità delle punte. Da una parte Leao dà una scossa alla gara con i suoi strappi, ma Strakosha è attento e Kessie è impreciso. Dall'altra Lazzari invece prova a fare tutto da solo, ma non riesce a finalizzare una grande incursione palla al piede. Episodi che nel finale del primo tempo innescano il forcing rossonero. Giroud e Tonali non trovano la porta, poi Guida lascia correre su un tocco di mano di Luis Alberto in area e Strakosha disinnesca una punizione velenosa di Theo Hernandez.
La ripresa si apre come il primo tempo, ma dopo cinque minuti questa volta è il Milan a centrare il bersaglio grosso. A rimettere tutto in parità ci pensa Giroud, ma tutto nasce ancora una volta da una sgroppata di Leao in verticale. Rete che riporta tutto in equilibrio e rilancia i rossoneri. In fiducia, il Milan spinge e la gara cambia. Più cattiva nel pressing e sulle seconde palla, la banda di Pioli cambia passo in mediana con Tonali e attacca a destra con Kalulu. Radu respinge una spizzata di testa di Kessie, poi Messias fa tutto bene, ma il suo sinistro finisce largo di poco. A caccia di più muscoli ed equilibrio, Sarri leva Luis Alberto, Leiva e Radu e fa entrare Cataldi, Basic e Marusic. Pioli invece toglie Giroud, Diaz e Messias e getta nella mischia Ibra, Rebic e Krunic. Mosse che danno più dinamismo e spaccano la gara. Con le squadre lunghe, negli ultimi venti minuti la lotta si fa ancora più dura e più che la manovra ragionata, contano i nervi saldi. Strakoska si supera prima su Leao, poi mura un sinistro di Rebic. Ibra ha sul destro la palla buona per raddoppiare, ma calcia a lato, poi nel recupero innesca il colpo del ko. Dopo un colpo di testa sbagliato di Acerbi, proprio Zlatan serve Tonali di testa in mezzo all'area e l'ex Brescia firma in allungo il gol che decide la gara e tiene in corsa i rossoneri per lo scudetto.
LE PAGELLE
Immobile 6,5: lavora bene spalle alla porta e si fa trovare sempre pronto ad attaccare la profondità. Alla prima palla buona colpisce con tempismo e freddezza
Milinkovic-Savic 6,5: fa a sportellate con Kessie in mediana e tiene in piedi la mediana biancoceleste con la solita fisicità. Delizioso l'assist per Immobile
Acerbi 5: si prende cura di Giroud e il francese segna, nel finale poi sbaglia tutto di testa e Tonali ribalta la gara
Giroud 6,5: lotta con Acerbi su tutte le palle che passano dalle sue parti. Prova a colpire di testa, ma non centra il bersaglio grosso, poi nella ripresa si fa trovare pronto sul cross di Leao e pareggia
Leao 7: dà la scossa con i suoi strappi e quando ha la palla tra i piedi il Milan cambia passo. Nel primo tempo spinge molto, ma non trova il guizzo giusto. Nella ripresa continua ad attaccare la profondità e a provarci. Serve a Giroud un assist perfetto
Tonali 7: lotta in mezzo al campo e detta i tempi della manovra. Quando aumenta i giri, il Milan cambia passo. Nel recupero ci crede e decide la gara
IL TABELLINO
LAZIO-MILAN 1-2
Lazio (4-3-3): Strakosha 6,5; Lazzari 6 (35' st Hysaj 5,5), Patric 6 (35' st Luiz Felipe 5,5), Acerbi 5, Radu 6 (18' st Marusic 5,5); Milinkovic-Savic 6,5, Lucas Leiva 5,5 (16' st Cataldi 6), Luis Alberto 5,5 (16' st Basic 6); Felipe Anderson 6, Immobile 6,5, Zaccagni 5.
A disp.: Reina, Adamonis, Akpa Akpro, Cabral, Kamenovic, Romero, Moro. All.: Sarri 5,5
Milan (4-2-3-1): Maignan 6; Calabria 6, Kalulu 6,5, Tomori 6, Theo Hernandez 6,5; Tonali 7, Kessie 6; Messias 6 (26' st Krunic 6), Brahim Diaz 6 (23' st Ibrahimovic 6,5), Rafael Leao 7 (41' st Saelemaekers sv); Giroud 6,5 (23' st Rebic 6).
A disp.: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Castillejo, Romagnoli, Lazetic, Bakayoko, Gabbia. All.: Pioli 6,5
Arbitro: Guida
Marcatori: 4' Immobile (L), 5' st Giroud (M), 47' st Tonali (M)
Ammoniti: Strakosha, Leiva, Cataldi (L); Tomori, Ibrahimovic, Kalulu, Tonali (M)
Espulsi: -
LE STATISTICHE
Il Milan ha battuto tre volte la Lazio nel corso di una singola stagione (due in Serie A e una in Coppa Italia) per la prima volta dal 2004/05.
Il Milan è la prima squadra capace di effettuare 25 tiri contro la Lazio in una gara di Serie A a partire dal Carpi l’8 maggio 2016 (26 conclusioni contro i biancocelesti in quell’occasione).
La Lazio è la squadra contro cui Olivier Giroud ha segnato più gol con la maglia del Milan considerando tutte le competizioni (tre reti in due incroci).
Olivier Giroud ha segnato nove gol in questa Serie A, mai così tante reti in una singola stagione nei cinque grandi campionati europei dal 2016/17, quando arrivò a 12 con l'Arsenal in Premier League.
La Lazio non ha trovato il successo in sette delle ultime 11 gare interne di Serie A (4N, 3P).
Il Milan è tornato a subire gol in Serie A 568 minuti di gioco dopo il precedente (il 25 febbraio contro l’Udinese).
Ciro Immobile ha superato Fabio Quagliarella come miglior marcatore in Serie A ancora in attività (181 reti).
Ciro Immobile è diventato il quarto giocatore dei maggiori cinque campionati europei (dopo Lewandowski, Messi e Cristiano Ronaldo) a segnare più di 25 gol in un singolo torneo per almeno tre volte dal 2016/17 (sua prima stagione alla Lazio).
Sergej Milinkovic-Savic è uno dei tre centrocampisti che hanno servito più di 10 assist nei cinque grandi campionati europei in corso (insieme a Christopher Nkunku e Benjamin Bourigeaud).
Quella formata da Ciro Immobile e Sergej Milinkovic-Savic è la coppia che si è scambiata più assist in questa Serie A (sette).
Franck Kessié è diventato il quinto giocatore africano a tagliare il traguardo delle 200 presenze in Serie A nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95), dopo Kwadwo Asamoah (279), Sulley Muntari (270), Alfred Duncan (244) e Kalidou Koulibaly (232).
Toma Basic ha giocato la sua 100ª gara nei cinque grandi campionati europei (25 con la Lazio, 75 con il Bordeaux in Ligue 1).