Soccer
NAPOLI-BARCELLONA 2-4
Europa League, Napoli-Barcellona 2-4: blaugrana agli ottavi, azzurri eliminati
Al Maradona Jordi Alba, De Jong, Piqué e Aubameyang firmano il poker. Per la squadra di Spalletti a segno Insigne dal dischetto e Politano
Niente impresa per il Napoli in Europa League. Dopo l'1-1 dell'andata, nel ritorno dei playoff per gli ottavi la squadra di Spalletti incassa un pesante 2-4 col Barcellona ed esce dal torneo. Al Maradona è un monologo blaugrana. Nel primo tempo Jordi Alba (8') sblocca il match in contropiede, poi De Jong (13') raddoppia con una magia a giro, Insigne (23') accorcia dal dischetto e Piqué (45') firma il tris in mischia. Nella ripresa Aubameyang (59') cala il poker con un destro preciso all'incrocio e nel finale Politano (87') batte Ter Stegen. Napoli fuori, Barça agli ottavi. Insigne fischiato al cambio.
NAPOLI-BARCELLONA 2-4
Europa League, Napoli-Barcellona 2-4: blaugrana agli ottavi, azzurri eliminati
Al Maradona Jordi Alba, De Jong, Piqué e Aubameyang firmano il poker. Per la squadra di Spalletti a segno Insigne dal dischetto e Politano
Niente impresa per il Napoli in Europa League. Dopo l'1-1 dell'andata, nel ritorno dei playoff per gli ottavi la squadra di Spalletti incassa un pesante 2-4 col Barcellona ed esce dal torneo. Al Maradona è un monologo blaugrana. Nel primo tempo Jordi Alba (8') sblocca il match in contropiede, poi De Jong (13') raddoppia con una magia a giro, Insigne (23') accorcia dal dischetto e Piqué (45') firma il tris in mischia. Nella ripresa Aubameyang (59') cala il poker con un destro preciso all'incrocio e nel finale Politano (87') batte Ter Stegen. Napoli fuori, Barça agli ottavi. Insigne fischiato al cambio.
Il Barça fa fuori il Napoli
LA PARTITA
Troppo Barça, troppo poco Napoli. E' questa, in sintesi, l'analisi del secondo round tra Spalletti e Xavi. Una sfida che al Maradona ha mostrato un divario importante tra le squadre. Non solo sotto il profilo tecnico, ma anche tattico e fisico. Una differenza netta, che il risultato sancisce giustamente alla fine di un doppio confronto che gli azzurri hanno giocato senza crederci davvero fino alla fine e sicuramente con "armi" meno potenti, precise e letali. Caratteristiche che invece gli uomini di Xavi hanno sfoggiato al Maradona, smorzando sul nascere le ambizioni di Spalletti e di una squadra forse ancora troppo acerba e con troppe assenze per competere alla pari col Barcellona nel doppio confronto. Due cilindrate diverse piazzate sulla stessa pista.
Per il big match da dentro o fuori col Barça, al Maradona Spalletti si affida a Osimhen al centro dell'attacco con Elmas, Zielinski ed Insigne in appoggio e Demme e Ruiz in cabina di regia. Xavi risponde con Pedri, Busquets e de Jong in mediana e col tridente Traoré-Aubameyang-Ferran Torres. Scelte che danno subito ritmo al match. Carico e aggressivo, il Napoli parte forte, pressa i portatori e cerca i tagli degli esterni. Ordinato in difesa e preciso nel palleggio, il Barça però chiude bene gli spazi, manovra in ampiezza e attacca la profondità con tanti uomini. I primi squilli arrivano dalle parti di Ter Stegen, ma le iniziative azzurre non vanno a bersaglio e la squadra di Sarri perde un po' le distanze. Atteggiamento che concede campo ai blaugrana e poco prima del quarto d'ora di gioco gela il Maradona. Jordi Alba sblocca la gara dopo un pasticcio tra Insigne e Zielinski e una galoppata devastante di Traoré, poi De Jong raddoppia i conti con una magia a giro che si infila all'incrocio dei pali. Un uno-due devastante che da un parte aumenta la pressione della manovra blaugrana e dall'altra innesca la reazione azzurra. Dest e Aubameyang calciano fuori da buona posizione, poi Ter Stegen stende Osimhen in area a Insigne accorcia le distanze dal dischetto. Gol che rimette il Napoli in partita, ma che non cambia il tema tattico del match. Alta e aggressiva, la squadra di Xavi spinge, domina in mezzo al campo e arriva facilmente al tiro. In difficoltà nella costruzione dal basso, il Napoli invece si affida solo ai lanci per Osimhen e alle iniziative di Insigne. Troppo poco per non subire la manovra blaugrana. Aubameyang e Torres falliscono almeno quattro buone occasioni, poi Piqué firma il tris di sinistro in mischia chiudendo il primo tempo.
La ripresa inizia con l'ingresso di Politano al posto di Demme e con il passaggio al 4-3-3 del Napoli. Cambio di modulo che dà più equilibrio e dinamismo agli azzurri, ma che non intacca la qualità del palleggio balugrana in mezzo al campo e la potenza delle incursioni di Traoré. Da una parte Piqué & Co. chiudono bene su Zielinski, dall'altra Pedri calcia alto da buona posizione e Meret devia un cross velenoso di Traoré. Occasioni che tengono vivo il match, ma che lasciano poco spazio alle speranze azzurre. Anche perché in mezzo al campo il Barcellona danza e quando quando attacca la profondità ha un altro passo. Superiorità che Aubameyang concretizza intorno all'ora di gioco arrotondando il risultato con un destro potente e preciso che non lascia scampo a Meret e chiude la gara. Un poker pesantissimo per la banda di Spalletti, che non può far altro che continuare a giocare per limitare i danni. Col match in cassaforte, il Barcellona gestisce la gara col possesso e abbassa i giri. atteggiamento che concede campo al Napoli e che nel finale lascia spazio anche a una mini-reazione azzurra. Reazione che dopo un gol di Politano si spegne su una parata di Ter Stegen su Petagna. Il Barcellona incanta al Maradona e fa fuori il Napoli.
LE PAGELLE
De Jong 7,5: danza in mezzo al campo dettando i tempi della manovra e inventando calcio tra le linee. Il gol è una magia, poi tante giocate da fuoriclasse e un dominio assoluto in mediana
Traorè 7,5: potente, rapido e tecnico. Un mix devastante che travolge Mario Rui e spacca la partita con le sue accelerazioni
Aubameyang 7: agisce al centro dell'attacco dando riferimento alla manovra blaugrana e dialogando alla perfezione con i compagni di reparto. Cala il poker con un colpo da bomber all'incrocio
Osimhen 6: solita corsa ed esplosività in campo aperto. Si procura il rigore e prova a riaprire la gara in un paio di occasioni, ma la mira non è sempre precisa
Insigne 6: gioca in punta di piedi cercando di arretrare e innescare Osimhen con le sue giocate in verticale. Freddo dal dischetto. Al cambio arriva qualche fischio
Demme 5: in mezzo al campo non la prende mai e con De Jong va in tilt. Spalletti lo toglie nell'intervallo
Mario Rui 5: Traorè è devastante dalla sua parte e non riesce mai ad arginarlo o a limitarne l'azione. Serata molto complicata
IL TABELLINO
NAPOLI-BARCELLONA 2-4
Napoli (4-2-3-1): Meret 5,5; Di Lorenzo 5,5, Rrahmani 5,5, Koulibaly 6, Mario Rui 5 (28' st Ounas 6); Demme 5 (1' st Politano 6,5), Fabian Ruiz 5,5; Elmas 5,5, Zielinski 5,5 (28' st Mertens 6), Insigne 6 (37' st Petagna sv); Osimhen 6 (28' st Ghoulam 5,5).
A disp: Idasiak, Ospina, Juan Jesus, Zanoli. All.: Spalletti 5
Barcellona (4-3-3): Ter Stegen 6; Dest 6,5, Piqué 7, Araujo 6, Jordi Alba 7; Pedri 6,5 (30' st Nico Gonzalez 6), Busquets 6,5 (17' st Gavi 6), de Jong 7,5; Traoré 7,5 (30' st Dembélé 6), Aubameyang 7 (30' st L. de Jong sv), Ferran Torres 6 (37' st Ricard Puig sv).
A disp.: Neto, Tenas, Braithwaite, Mingueza, Eric Garcia. All.: Xavi 7
Arbitro: Karasev (RUS)
Marcatori: 8' Jordi Alba (B), 13' de Jong (B), 23' rig. Insigne (N), 45' Piqué (B), 14' st Aubameyang (B), 42' st Politano (N)
Ammoniti: Zielinski, Ruiz (N); Gavi (B)
Espulsi: -